Nella regione mineraria di Bayan Obo, Mongolia Interna, un materiale ricco di niobio, metallo raro dalle proprietà superconduttrici, è pronto a rivoluzionare il settore dei veicoli elettrici.
Il niobio
Si tratta di un ritrovamento molto importante per il settore della e-mobility, che potrebbe aiutare a rendere le batterie molto più efficienti di quanto non lo siano già, e tutto questo grazie al niobio.
Parliamo di un elemento chimico abbastanza raro da trovare, e che viene di solito estratto dal Brasile (che possiede quasi il 90% delle riserve conosciute), e dal Canada.
Punti di forza del metallo
La Cina attualmente ne importa circa il 95% per la propria industria siderurgica, ma questa dipendenza potrebbe cambiare a seconda della quantità e della qualità emersa nel nuovo giacimento.
Il metallo si caratterizza per un’elevata resistenza alla corrosione e per la capacità di resistere a temperature estremamente basse, ma non è finita qui.
Tra i suoi punti di forza più importanti, rientra senza dubbio la superconduttività, che lo rende perfetto per il trasporto di elettricità, e per i magneti destinati alla risonanza magnetica nucleare (RMI).
La scoperta
La scoperta è avvenuta nelle miniere di Bayan Obo, nella regione autonoma cinese definita ‘Mongolia Interna’. Questo luogo è infatti conosciuto a livello globale proprio per la possibilità di scovare metalli rari e materiali preziosi.
Il nuovo minerale adesso, potrebbe consentire alla Cina di diventare autosufficiente nella produzione di niobio, riducendo la sua dipendenza dalle importazioni e accrescendo ancor di più la propria leadership nella produzione di EV.
Batterie al niobio-grafene
Il Paese adesso potrà infatti dedicarsi alla costruzione di batterie più efficienti rispetto a quelle al litio, ovvero costituite da niobio e grafene e dalle prestazioni energetiche migliori.
Queste pile potrebbero avere una durata anche di oltre 30 anni grazie alle loro caratteristiche intrinseche che offrono una serie di vantaggi: maggiore sicurezza, non contenendo sostanze infiammabili; una carica più rapida e una capacità di immagazzinamento tre volte superiore alla media.
Al momento, dispositivi del genere se ne trovano davvero pochi sul mercato, anche perché il niobio, essendo un metallo raro, presenta dei costi non indifferenti.
Si tratta comunque di una tecnologia che lascia ben sperare per il futuro, e promette di raggiungere grandi traguardi.