L’Arabia Saudita potrebbe avvicinarsi all’obiettivo di 130 GW di capacità rinnovabile entro il 2030, almeno secondo gli studi di GlobalData. Quali sono le reali ambizioni del secondo produttore mondiale di petrolio?
LEGGI QUI L’ANALISI.
Rinnovabili in Arabia Saudita?
Rinnovabili in Arabia Saudita? Considerando che parliamo di un Paese che ha sempre scommesso sulle proprie risorse di petrolio, non tutti sembrano credere alle nuove ambizioni della Nazione, che pare stia esplorando nuove possibilità di sviluppo energetico sostenibile.
Secondo una recente analisi di GlobalData infatti, lo Stato medio-orientale sta anche guardando alle ambizioni internazionali per cercare di diversificare il proprio mix, puntando non solo sulle fonti fossili ma avvicinarsi pian piano all’obiettivo di 130 GW di capacità rinnovabile al 2030.
Vision 2030
Ci si sta dunque concentrando anche sull’aumento della quota di combustibili non petroliferi, allo scopo di soddisfare la crescente domanda di elettricità pulita. Qual è dunque la Vision 2030 del Paese? La speranza iniziale era distribuire 9,5 GW di energia verde entro i prossimi 3 anni. Adesso però non è più così, e si punta a 130 GW.
Per GlobalData, grazie al rafforzamento delle politiche, alla richiesta di aste competitive e ad altre misure finanziarie, è dunque elevata la possibilità di soddisfare ognuna di queste ambizioni.
L’ultimo rapporto della società di consulenza infatti, rivela che i progetti in costruzione nella Nazione hanno già superato gli 8 GW alla fine del 2023, grazie soprattutto alle numerose iniziative già assegnate, e ad altri 13 GW ancora in attesa.
Combustibili fossili
Secondo le stime poi, si arriverà a una capacità del 35,4% nel 2035, e dunque si dovrebbero aggiungere oltre 20 GW ogni anno. Il problema però è che bisogna prendere in considerazione anche l’altra faccia della medaglia.
A causa della crescente domanda di elettricità infatti, il Paese ha dovuto sfruttare eccessivamente le sue riserve di combustibili fossili, invece di esportarle.
Un notevole incremento
Negli ultimi dieci anni infatti, secondo i dati della US Energy Information Administration, c’è stato in generale un notevole incremento nella produzione interna di petrolio greggio soprattutto in America, Arabia Saudita e Russia.
Il gigante Aramco tra l’altro, ha anche aumentato i prezzi del carburante, per il mese di maggio, di 0,3 dollari al barile, in particolare per i propri clienti orientali. Che sviluppi ci saranno alla fine?