I prezzi dell’elettricità stanno scendendo sotto lo zero in diversi mercati europei, Germania compresa. Qui, la produzione eolica ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 4 mesi, raggiungendo i 22,7 GW di energia pulita.
I prezzi dell’elettricità
Continua la corsa alle rinnovabili a livello internazionale, con l’eolico e il solare che stanno toccando dei livelli mai visti prima d’ora. Tutto questo, avviene in un momento in cui diversi Paesi vedono i prezzi dell’elettricità andare sotto lo zero, così ci si chiede: quali i benefici per i consumatori?
In primis, l’utilizzo di un tipo di energia green e a basso costo, con la speranza però che alla rete basterà per poter soddisfare le esigenze dei cittadini. Con le fonti alternative però, sempre intermittenti per la presenza non costante di vento e Sole, restano sempre i dubbi e le preoccupazioni.
In Germania
Parliamo di una situazione che stanno vivendo diverse Nazioni nell’UE. In Germania per esempio, negli ultimi 4 mesi si è registrata la più alta produzione di energia eolica, con 22,7 GW generati. Tale picco però ha sovraccaricato la rete, portando a prezzi negativi per ben 6 ore, come registrato dalla borsa europea Epex Spot SE.
Per contrastare le possibili difficoltà di Fer intermittenti, è sempre possibile usare i sistemi di accumulo a batteria, essenziali per affrontare questi tipo di fluttuazioni tentando di stabilizzare i prezzi. Allo stesso tempo però, parliamo di tecnologie che costano moltissimo, e che dunque non è semplice reperire.
Un trend
Il ribasso di prezzi energetici è comunque un trend che ha colpito parte dei mesi estivi di quest’anno, con alcuni Stati, oltre la Germania, che ne hanno risentiti più di altri, come Francia, Olanda Spagna e Portogallo. Questo è dunque il quadro che sta creando un eccesso di offerta di rinnovabili, fortemente sovvenzionate ma che avranno appunto bisogno di sistemi di stoccaggio per offrire maggiori garanzie.
In Italia, i prezzi del mercato non sono mai scesi sotto lo zero, nonostante si siano comunque registrati quest’anno dei livelli bassissimi, di circa 10 centesimi al megawattora.