In una lunga intervista di Francesco Starace sul Sole 24 Ore, curata da Laura Serafini, si annuncia che ad Enel andranno 3,5 miliardi di euro per l’ammodernamento delle reti e per accogliere la produzione crescente delle rinnovabili, a cui potrebbero aggiungersi fino a 5 miliardi di euro dal REPowerEU per accelerare su elettrificazione dei consumi e batterie.
Il Pnrr per le reti. Starace: “Serviranno ad accogliere la produzione delle rinnovabili”
In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Enel, ha annunciato che la società si è aggiudicata 3,5 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per il potenziamento delle reti elettriche del Paese.
“Stiamo parlando di questa ricalibrazione delle risorse con il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto”, ha spiegato Starace, che ha poi aggiunto: “Risorse che potrebbero più che raddoppiare, fino a 5 miliardi aggiuntivi, con i fondi di RepowerEu”.
A cosa serviranno tutti questi fondi? “Al rafforzamento della capacità delle reti di bassa e media tensione, che portano l’energia a case e imprese, di accogliere la produzione di impianti rinnovabili distribuiti”, ha risposto il CEO del Gruppo Enel.
Elettrificazione e riduzione dell’energy divide con il Sud
Ma non solo, serviranno infatti anche “per sostenere l’elettrificazione dei consumi energetici, dando più capacità a chi ne fa richiesta in termini di aumento di potenza per 1,5 milioni di punti di consegna. E ancora, per aumentare la resilienza della rete su tutto il territorio nazionale per fare fronte agli eventi metereologici straordinari”, ha precisato Starace.
Il bando è uscito con un anno di ritardo, sì legge nell’intervista, “ma finalmente ci siamo: sono partiti i lavori in tutta Italia su 24 progetti”, ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo.
In particolare, quasi il 50% delle risorse si concentrerà nel nostro Mezzogiorno: “1,7 miliardi andranno in Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Sardegna, Abruzzo e Molise, dove c’era più necessità soprattutto per la resilienza. Ai fondi del Pnrr si aggiunge una quota del 10%, per 350 milioni, riconosciuta dall’Arera come incentivo per completare i lavori nei tempi previsti”, ha precisato Starace.
Il REPowerEU per le batterie
Con il REPowerEU si appre inoltre il capitolo delle batterie e più in generale dei sistemi di accumulo: “C’è la grande questione degli stoccaggi – ha proseguito Starace – che sono l’altra faccia della medaglia. Se si aumenta la percentuale di rinnovabili si potrebbe aver bisogno di una quantità maggiore di batterie rispetto a quella orignariamente prevista e quindi nel REPowerEU ci potrebbe essere un capitolo dedicato”.
Sempre sul REPowerUE, il CEO Enel ha poi aggiunto: “Abbiamo verificato che nel caso in cui i fondi di RepowerEu possano essere spesi tra il 2023 e il 2027 potremmo fare ulteriori investimenti tra 2 e 4 miliardi, sia per la resilienza che per assorbire capacità rinnovabile. Se invece, come si sta ragionando di fare, si estendesse il periodo temporale fino al 2030, gli investimenti potrebbero essere tra 3 e 5 miliardi”.
La crisi energetica e ancora prima la crisi sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 hanno cambiato non poco la percezione delle emergenze da parte del cittadino e consumatore italiano. soprattutto il caro bolletta ha fatto letteralmente esplodere la domanda di rinnovabili in Italia: “Se si aumenta la percentuale di rinnovabili si potrebbe aver bisogno di una quantità maggiore di batterie rispetto a quella originariamente prevista e quindi nel RepoweEu ci potrebbe essere un capitolo dedicato”.