Da ieri i condizionatori d’aria non smettono di lavorare, neanche di notte. In molte città le temperature di giorno superano o sfiorano i 40°C, mentre dopo il tramonto faticano a scendere sotto i 25°C (fenomeno delle “notti tropicali”). I dati sui consumi di Terna per oggi.
Oggi picco sopra i 58GW di consumi
L’andamento dei consumi di energia elettrica in Italia parla chiaro e segue l’evoluzione della tempesta di calore che ci ha colpiti tutti, soprattutto chi abita nelle aree interne e nelle città.
Da Nord a Sud, anche oggi, da più giorni, la colonnina di mercurio ha più volte superato i 40°C. Conseguentemente, di giorno e anche di notte, gli italiani hanno accesso sia condizionatori, sia sistemi di raffrescamento di varia natura (compreso il classico ventilatore), facendo schizzare alle stelle i consumi.
Secondo dati Terna aggiornati ogni 15 minuti circa, alle ore 15:00 i consumi di energia elettrica in sono tornati ancora una volta sopra i 58 GW (58,41 GW alle 16:45, di molto inferiore rispetto ai 59,70 GW di consumi previsti dall’operatore).
Ieri si è raggiunto il picco di consumi a 58,67 GW alle ore 16,30. Probabilmente sarà il valore più alto per l’estate 2023 (ma è da vedere), ad un passo dal record di 60 GW del luglio 2015.
La domanda di energia è stata coperta per un 47,73% da centrali termoelettriche (a combustibili fossili), per il 15% da impianti fotovoltaici, per un 10,50% dall’idroelettrico, per un 3% da impianti eolici.
Un mondo più caldo accende più condizionatori e i consumi di energia crescono, ma non per tutti allo stesso modo
Il ricorso agli impianti di raffreddamento, come i tradizionali condizionatori, per alleviare il crescente disagio bioclimatico dovuto all’ondata di calore che ha travolto tutto il Mediterraneo centro-occidentale, non è solo una prerogativa italiana.
Secondo un report dell’IEA, infatti, la crescente domanda di raffreddamento sta mettendo a dura prova i sistemi energetici mondiali.
Le estati con temperature estreme stanno diventando più frequenti in molte regioni, e la tendenza prevista per i prossimi anni è sicuramente quella di un progressivo aumento della domanda di energia elettrica e di conseguenza delle forniture. Un incremento che, senza dubbio, dovrà essere compensato dalle fonti di energia rinnovabile, per limitare al minimo l’impatto sul clima.
La domanda dovrebbe crescere di poco meno del 2% nel 2023, in calo rispetto a un tasso del 2,3% nel 2022 e al tasso di crescita medio annuo del 2,4% osservato nel corso del Periodo 2015-2019.
Nel 2024, invece, con il miglioramento delle aspettative per le prospettive economiche, si prevede che la crescita della domanda globale di elettricità rimbalzerà al 3,3%, trainata soprattutto da India e Cina. Forti cali sono invece attesi negli Stati Uniti e in Europa.