È giunta l’autorizzazione definitiva del MASE per l’elettrodotto Italia- Sardegna -Corsica. Il rinnovo e potenziamento del collegamento Sa.Co.I, opera in cui Terna investirà 1 miliardo di euro, contribuirà a rafforzare l’adeguatezza del sistema elettrico nazionale, soprattutto in vista dell’obiettivo del phase-out dal carbone fissato nel PNIEC 2019 e confermato con l’aggiornamento del Piano
Un investimento di 1 miliardo di euro
Un cavo elettrico sottomarino in corrente continua, con una capacità di trasporto di 400 MW. Si tratta del progetto Sa.Co.I, l’opera che consentirà di potenziare ed ammodernare i collegamenti energetici tra Sardegna, Corsica e Toscana. Dopo l’avvenuta autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ora spetta a Terna procedere con i lavori di rinnovo. La società di trasmissione nazionale investirà circa 1 miliardo di euro per la realizzazione dell’opera, inserendo il progetto nell’ambito del RepowerEu. Nello specifico, nella misura per le “reti del trasporto elettrico”, il finanziamento destinato all’infrastruttura è di 200 milioni di euro.
Due nuove stazioni di riconversione
Il rinnovo dell’opera, inserita dal 2017 nella terza lista dei Progetti di Interesse Comune della Commissione europea, prevede la realizzazione di due nuove stazioni di conversione adiacenti alle esistenti (una a Codrongianos, in provincia di Sassari, e una a Suvereto, in provincia di Livorno), la posa di nuovi cavi sottomarini per una lunghezza totale di 120 km e di cavi interrati per 20 km dagli approdi alle stazioni elettriche utilizzando, dove possibile, l’infrastruttura esistente.
Le origini
L’opera originale, tra la Sardegna e la Toscana, entrò in servizio alla fine degli anni ‘60, e fu il primo collegamento ad alta tensione a 200 kV in corrente continua al mondo. Nel 1988 con la costruzione di una terza stazione di conversione a Lucciana, in Corsica, fu realizzato il primo collegamento multi-terminale ad alta tensione in corrente continua.
“Il collegamento elettrico tra Sardegna, Corsica e la Penisola italiana è un’opera infrastrutturale storica per l’Italia e la Francia: il suo rinnovo, per il quale Terna investirà circa un miliardo di euro, è un progetto di assoluta eccellenza tecnologica che contribuirà a rafforzare il ruolo del nostro Paese di hub energetico dell’Europa e del Mediterraneo. Una rete efficiente e interconnessa a livello europeo consente di accelerare il processo di transizione energetica in corso e di raggiungere gli obiettivi fissati a livello comunitario”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.
Mercato elettrico e fonti rinnovabili
Si prevede che, una volta entrato in esercizio, il Sa.Co.I.3 contribuirà al rafforzamento del mercato elettrico europeo e italiano, favorendo una riduzione dei costi del Mercato per il Servizio di Dispacciamento (MSD), e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. L’elettrodotto dovrebbe aumentare la capacità di trasporto tra il Centro Nord e le Isole, accrescendo affidabilità e sicurezza della rete elettrica di trasmissione nazionale. Gli approdi dei cavi sottomarini saranno localizzati a Santa Teresa di Gallura in Sardegna e a Salivoli, nel Comune di Piombino, in Toscana. Per entrambi si ricorrerà alla tecnica della perforazione teleguidata, che consentirà di ridurre l’interferenza con la flora marina e l’impatto dei lavori sul litorale. Terna, dunque, realizzerà l’opera assicurando un ridotto impatto ambientale sui territori coinvolti e la massima sostenibilità dell’opera.