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Nuove sovvenzioni NASA per centrali elettriche lunari

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La Nasa ha sottoscritto due contratti, da circa 35 milioni di dollari ciascuno, con le società Blue Origin di Jeff Bezos e Astrobotic Technology, per produrre energia elettrica destinata anche alla Terra, direttamente sulla Luna. Complessivamente, i finanziamenti alle società che operano a tal scopo ammontano a 150 milioni di dollari.

Una base lunare per produrre energia elettrica

La NASA  finanzierà con 150 milioni di dollari, le aziende che sviluppano tecnologia funzionale a supportare la generazione di elettricità dai minerali lunari e non solo. L’investimento dell’agenzia ha lo scopo di velocizzare i processi, aiutando a trasformare le innovazioni applicabili sul satellite terrestre, e più in generale nello spazio, in soluzioni commerciali praticabili. Tra queste, il Blue Origin di Jeff Bezos, il mega progetto che ha come mission sfruttare le vaste risorse dello spazio a beneficio della Terra. Una base lunare potrebbe, infatti, permettere di sfruttare le sostanze chimiche e i minerali presenti sulla Luna, per produrre energia elettrica

Generare elettricità dalle rocce lunari entro il 2026

In una dichiarazione, Blue Origin ha affermato che il denaro servirà a migliorare la tecnologia Blue Alchemy, che mira a utilizzare i materiali presenti nelle rocce lunari per generare elettricità. Si tratta di una tecnologia che potrebbe entrare in uso sulla Luna già entro il 2026, scalabile, autonoma e commerciale. L’obiettivo più vicino, al momento, è produrre celle solari dalla regolite lunare, che è la polvere derivante dagli abbondanti frantumi di roccia presenti sulla superficie della Luna. Basato su un processo chiamato elettrolisi della regolite fusa, il progetto consentirebbe di avviare un numero illimitato di cavi elettrici e di trasmissione di potenza, con la possibilità di produrre anche ossigeno, come sottoprodotto per la propulsione e il supporto vitale.

I progetti finanziati dalla NASA

Attualmente Blue Origin si configura come il progetto più sovvenzionato dalla NASA, ricevendo quasi 35 milioni di dollari per sviluppare “In-Situ Resource Utilization (ISRU)-Based Power on the Moon“.  Nella stessa direzione va anche LunaGrid-Lite di Astrobotic Technology di Pittsburgh, che ha ricevuto 34,6 milioni di dollari. Tale tecnologia, secondo la società, è in grado di trasmettere energia ad alta tensione mediante cavi collegati direttamente a un lander lunare. Anche in questo caso, la prima dimostrazione dovrebbe avvenire entro il 2026. La NASA si è espressa più volte a favore di progetti che consentano di trasmettere elettricità da una centrale elettrica lunare. LunaGrid-Lite è sicuramente tra quelli che apriranno la strada ai servizi di generazione e distribuzione di energia sulla Luna, rivoluzionando i sistemi utilizzati sulla superficie lunare come lander, rover, habitat, tute scientifiche e impianti pilota per l’utilizzo delle risorse in sito. 

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