Nasce a Bergamo quella che potrebbe essere la comunità energetica rinnovabile più grande d’Italia. Si chiama ‘Cer Imotorre’ ed è composta da oltre 6.300 pannelli fotovoltaici da più di 3 MW di potenza installabile, per una produzione di energia green di 4 milioni di kilowatt all’anno.
Cer Imotorre
Cer Imotorre potrebbe essere la comunità energetica rinnovabile più grande d’Italia, grazie alla presenza di oltre 6.300 pannelli fotovoltaici da più di 3 MW di potenza da installare, per una produzione annua di energia green di circa 4 milioni di kW.
Si parla dunque di numeri molto importanti che possono anche garantire in bolletta un risparmio fino al 25% per le famiglie del territorio lombardo, oltre che soddisfare il fabbisogno elettrico di tutta la popolazione locale.
Contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra
La comunità, a partecipazione pubblico-privata, è adesso pronta per entrare in funzione, grazie al lavoro svolto dal Comune di Torre Boldone, in provincia di Bergamo, che ha promosso l’iniziativa.
Grazie a dei nuovi e funzionali impianti Fer ibridi, che sfruttano i benefici del fotovoltaico ma anche dell’idroelettrico, circa 8.500 residenti potranno non solo contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, ma anche dare un importante supporto agli obiettivi di transizione energetica da soddisfare in tutto il Paese.
L’importanza dell’agricoltura
La nuova rete bergamasca però si impegnerà a sottolineare sempre più anche l’importanza dell’agricoltura, contribuendo infatti all’utilizzo del suolo in maniera consapevole, che è proprio uno degli obiettivi dell’organizzazione.
Si prevede infatti di collocare una colona di api con circa 40 arnie lungo i filari fotovoltaici, nonché di favorire colture appositamente studiate per l’attività di impollinazione. Ma oltre ad alimentare il terreno e le coltivazioni, il residuo dell’energia prodotta dalla Cer sarà divisa tra tutti coloro che vorranno entrare a farne parte, con l’ambizione di portare vantaggi a tutta la collettività abbattendo sia costi che emissioni.
Promuovere servizi ad alto valore
Come per tutte le altre comunità energetiche rinnovabili, anche in questo caso i cittadini ne potranno trarre benefici non solo economici e sostenibili ma anche sociali, sfruttando gli incentivi messi a disposizione dal Comune per promuovere servizi ad alto valore quali attività didattiche nelle scuole, o piste ciclabili finalizzate alla promozione di una mobilità più green.
La nuova Cer di Torre Boldone, presentata venerdì mattina in occasione del convegno organizzato dall’Unione nazionale amministratori di immobili Bergamo, e dal titolo ‘Le Cacer-Configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile’, potrebbe davvero rappresentare una svolta non solo per la Lombardia ma per tutta l’energia pulita indispensabile per il Paese, in vista di quelli che sono gli obiettivi da soddisfare da qui ai prossimi anni.