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‘Materiali per l’accumulo elettrochimico nelle batterie a ioni-sodio’: l’incontro a Milano organizzato da RSE

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Favorire lo sviluppo di una filiera industriale che sfrutti le potenzialità delle batterie a ioni-sodio. Ecco il tema principale dell’evento organizzato il 15 febbraio da RSE, con il patrocinio del Mase e della Regione Lombardia, e dal titolo ‘Materiali per l’accumulo elettrochimico nelle batterie a ioni-sodio’.

L’evento

Le batterie agli ioni di sodio potrebbero essere una valida alternativa alle tradizionali tecnologie al litio. Le ragioni? La possibilità di ottenere un risparmio economico del 30-40%, la facile reperibilità della materia prima, una più elevata resistenza alle basse temperature e anche un minore impatto ambientale.

Durante l’evento organizzato il 15 febbraio a Milano da RSE, società indirettamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso il GSE, sono state evidenziati i vantaggi di tali dispositivi soprattutto per quel che riguarda l’accumulo stazionario, includendo dunque l’autoconsumo domestico e i servizi connessi alla rete.

Tanti i partecipanti all’incontro, tra i quali Omar Perego, Project Manager del Dipartimento tecnologie di generazione e materiali di RSE; Claudio Gerbaldi, professore del Politecnico di Torino; Concetta Busacca, ricercatrice del CNR e Cristina Tealdi, professoressa dell’Università di Pavia.

Importanti opportunità di sviluppo

Lo stesso Perego ha sottolineato quanto la tecnologia al sodio sia in grado di offrire importanti opportunità di sviluppo per la e-mobility. Parliamo infatti di un elemento reperibile in grandi quantità, diversamente dal litio, essendo il sesto più abbondante sulla crosta terrestre e in grado di garantire elevati standard di sicurezza.

Da tutto questo, ne derivano ridotti costi di estrazione e un limitato utilizzo energetico, a grande supporto della sostenibilità. In occasione dell’evento infatti, Luigi Mazzocchi, direttore del Dipartimento Tecnologie di generazione e materiali di RSE, ha voluto dar spazio a un vero e proprio dialogo con le imprese del settore, tutte concordi sulla necessità di orientare più risorse per la crescita di queste nuove tecnologie, favorendo allo stesso tempo il progresso e l’innovazione delle aziende italiane.

L’importanza delle istituzioni e i risultati conseguiti da RSE

In tale scenario, non si può non prendere in considerazione l’importanza delle istituzioni, che giocano un ruolo cruciale sul territorio. Mazzocchi infatti evidenzia la necessità di investire in nuovi progetti anche in vista delle prossime grandi sfide della transizione energetica e digitale, non solo nel ramo energetico ma anche in termini economici e sociali.

Alla fine dunque, dai risultati conseguiti da RSE e da altri partner come Enea, si delineano grandi possibilità di crescita per la filiera italiana delle batterie agli ioni di sodio, che potrebbe ben presto garantire all’industria europea maggiore stabilità dei prezzi e più sicurezza negli approvvigionamenti.

In generale poi, tali dispositivi rientrano nel mercato dell’accumulo energetico, fondamentale per assicurare resilienza alla rete e contribuire alla crescita delle rinnovabili.

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