Roma, 21/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

L’azienda Rolls-Royce ha testato un motore già esistente per i futuri aerei a idrogeno

11
Home > News > Elettrificazione > L’azienda Rolls-Royce ha testato un motore già esistente per i futuri aerei a idrogeno

L’azienda Rolls-Royce ha eseguito i primi test sul motore a idrogeno progettato per gli aerei, ma non lo ha sviluppato a partire da zero. Bensì, ha scelto di modificare una delle sue soluzioni più affidabili, in uso da oltre 30 anni: il propulsore turboelica Rolls-Royce AE 2100.

I primi test eseguiti

I primi test per i futuri velivoli a idrogeno sono stati eseguiti dalla Rolls-Royce, azienda britannica produttrice di un motore turboelica chiamato Rolls-Royce AE 210 progettato all’inizio solo per aerei militari. 

Si sono svolti in una struttura all’aperto presso il MoD di Boscombe Down, nel Regno Unito, dove il team di ingegneri ha ‘spogliato’ tutta la struttura esterna del propulsore già esistente e lo ha montato su una piattaforma di prova, dove tutto è andato come previsto.

La particolarità del Rolls-Royce AE 2100

Il Rolls-Royce AE 2100 ha dimostrato di poter reggere grandi prestazioni anche basse velocità, diventando così il primo motore moderno a funzionare a idrogeno. 

La sua particolarità è che non si tratta di un propulsore elettrico in cui l’H2 alimenta una cella a combustibile che trasforma poi l’energia chimica in elettrica, azionando le eliche. 

Il congegno funziona direttamente con l’idrogeno, che viene bruciato e invece di emettere gas a effetto serra produce solo acqua. 

Le ambizioni di Rolls-Royce

Ora che i test sono andati a buon fine, l’ambizione di Rolls-Royce è espanderli altrove, al di fuori dell’Inghilterra, per valutare il motore su scala reale e definire i parametri per la costruzione di altri progettati per questo tipo di carburante a zero emissioni.

Le conoscenze da ampliare e le sfide da superare in questo settore sono innumerevoli, perché bisogna saper bene come utilizzare e trasportare nel migliore dei modi l’idrogeno verde, prodotto solo da fonti rinnovabili e utilizzato proprio dall’azienda inglese, aggirando così anche il problema dei costi. 

Articoli correlati