A Billy-Berclau, nel nord della Francia, verrà inaugurata il prossimo martedì la prima fabbrica di batterie per auto elettriche del Paese.
La gigafactory di Billy-Berclau
Quella di Billy-Berclau sarà proprio una gigafactory considerando che si tratterà di un impianto lungo quanto 6 campi da calcio, e che dovrebbe già entrare in funzione quest’estate.
Poi, entro la fine dell’anno, si inizierà con la commercializzazione delle prime produzioni, anche se ancora non è stata specificata alcuna data. Non è infatti escluso che ci saranno ulteriori aggiustamenti per affinare l’industrializzazione.
Secondo le previsioni, entro il 2024, l’impianto dovrebbe produrre non meno di 13 GWh all’anno, cifra che dovrebbe poi aumentare a 40 GWh annui dal 2030 quando gli stessi dipendenti della struttura passeranno da 600 a 2.000.
La joint venture Automotive Cells Company (ACC)
L’apertura della fabbrica è stata gestita da Automotive Cells Company (ACC), una joint venture nata tra il gigante energetico francese TotalEnergies, la tedesca Mercedes-Benz e la casa automobilistica statunitense-europea Stellantis, i cui vertici saranno tutti presenti all’evento di apertura.
All’inaugurazione parteciperanno anche il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, e dei funzionari tedeschi e italiani.
Un evento importante per l’indipendenza energetica
Con la prima fabbrica nazionale di batterie per EV, la Francia compie un ulteriore passo avanti per liberarsi dalla Cina e garantirsi, pian piano, un’indipendenza energetica su questo settore, con la possibilità di diventare, se tutto andrà come previsto, anche un’esportatrice entro la fine del decennio.
L’Europa corre per non restare indietro
Questo avviene in un momento in cui l’Europa sta correndo per aumentare la propria produzione di batterie per EV e non restare indietro rispetto ai competitor mondiali, soprattutto rispetto alla Cina che domina anche sull’ottenimento delle materie prime necessarie.
Negli ultimi anni, sono stati annunciati circa 50 progetti di fabbriche come queste, ma ancora sono poche quelle attive nel Vecchio Continente.
Il governo francese adesso, non solo vuole essere indipendente in tal senso, ma ha fissato l’obiettivo di produrre 2 milioni di veicoli elettrici all’anno entro il 2030.
Il piano di reindustrializzazione di Macron
Tutto questo è parte del piano di reindustrializzazione del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, con l’ambizione di realizzare batterie francesi anche in altre parti d’Europa, e dar vita a un vero e proprio gruppo di fabbriche che emergerà nel nord del Paese nei prossimi tre anni.