De Nora aumenta la capacità produttiva del sito cinese di Suzhou, consolidando la propria leadership globale.
Triplicare la propria capacità produttiva
Con un comunicato stampa, la multinazionale milanese De Nora dichiara di voler triplicare la propria capacità produttiva in Cina.
Di recente infatti, l’azienda italiana ha avviato una nuova linea nello stabilimento di Suzhou, al fine di ottenere elettrodi e innovative tecnologie destinate a diversi ambiti di applicazione, compresa la produzione di idrogeno verde.
L’obiettivo dunque, è potenziare la propria leadership servendo l’intera area asiatica. Ci riuscirà?
Le intenzioni della società
La società, da sempre specializzata in elettrochimica e tecnologie sostenibili, ha delle intenzioni ben precise, che mirano ad ampliare la propria clientela offrendo una gamma di prodotti sostenibili e sempre più richiesti.
Un esempio? Componenti per le batterie al litio come lamine di rame, fondamentali per la transizione energetica e per lo sviluppo di nuovi modelli EV.
Sono proprio i grandi risultati già ottenuti dall’azienda che spingono la stessa a voler aumentare la propria capacità produttiva, rafforzando anche il proprio posizionamento nei servizi di manutenzione degli impianti cloro-soda cinesi che oggi rappresentano il 45% del mercato globale.
Per Paolo Dellachà, Amministratore Delegato di De Nora, l’ampliamento del sito cinese si inserisce in una più ampia strategia di consolidamento, non solo nel Paese asiatico ma anche in altre aree geografiche.
Bisogna anche ricordare che la multinazionale è quotata su Euronext Milan, un mercato regolamentato da requisiti stringenti, ma in grado di attrarre investitori istituzionali di tutto il mondo.
Uno dei più grandi fornitori di elettrodi
Questi obiettivi, come spiega l’AD della società, sono in linea con il Piano Industriale del Gruppo, già conosciuto a livello globale per essere uno dei più grandi fornitori di elettrodi per processi elettrochimici industriali.
Ma non è finita qui. De Nora è anche rinomata per alcuni dispositivi di filtrazione e disinfezione delle acque, oltre che come produttore di idrogeno green mediante elettrolisi.
Al momento, il suo portafoglio di proprietà intellettuale comprende oltre 260 famiglie di brevetti, con più di 2.800 estensioni territoriali. Quali altri risultati sarà in grado di raggiungere? E quali le prossime ambizioni?
