La scoperta dei ricercatori della TU Wien (Università di Tecnologia di Vienna) sulle proprietà termoelettriche delle leghe nichel-oro.
I risultati dello studio
Con i risultati dello studio condotto da alcuni fisici della TU Wien è emerso quanto le leghe metalliche costituite da nichel e oro possano raggiungere livelli di termoelettricità altissimi, quasi da record, che superano notevolmente quelli dati dai semiconduttori convenzionali.
La termoelettricità
La termoelettricità si verifica quando, in un determinato materiale, il flusso di calore che lo attraversa viene trasformato in elettricità in modo sostenibile. Questo perché, grazie a questo fenomeno, è possibile non solo recuperare il calore di scarto, ma anche ricavarne ‘nuova energia’, senza emettere anidride carbonica e senza danneggiare l’ambiente.
Nella TU Wien si è visto che il nichel e l’oro, miscelati tra loro, consentono di produrre una notevole quantità energetica.
Per tale ragione, nonostante lo studio dei fisici necessiti ancora di ulteriori ricerche, questi metalli potrebbero risultare perfetti non solo come generatori termoelettrici ma anche per altri utilizzi futuri in ambito industriale. La fattibilità di queste leghe però, dovrà essere messa alla prova in campo commerciale.
Il coefficente di Seebeck
La termoelettricità, più nello specifico, è data dal movimento di particelle cariche che, all’interno di una determinata sostanza, si spostano dal lato più caldo a quello più freddo, creando una tensione e una differenza di temperatura che definisce il cosiddetto ‘coefficiente di Seebeck’, ovvero un parametro utilizzato per analizzare le prestazioni termoelettriche.
I ricercatori austriaci, con le loro leghe metalliche costituite da circa il 10% di nichel e la restante parte da oro, hanno ottenuto squilibrio di cariche negative e positive che ha permesso di avere come risultato un’elevata tensione termoelettrica. Che progressi avrà la loro scoperta?