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La Cina sta alimentando il mercato delle rinnovabili in America Latina

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Cresce l’influenza della Cina a livello globale, soprattutto in America Latina, nonostante i Paesi vogliano raggiungere determinati obiettivi green in modo autonomo, investendo sulle rinnovabili.

La Cina punta sull’America Latina

Per l’America Latina, la Cina è diventata uno dei principali investitori nel settore dei minerali critici ma anche delle rinnovabili.

Circa il 90% di tutta la tecnologia eolica e solare è lì prodotta da aziende cinesi, e la China’s State Grid ne controlla oltre la metà della distribuzione regolamentata in Cile. Lo stesso governo di Pechino ha proprio investito sulla transizione energetica di questi Paesi, e continua tutt’oggi a farlo. 

Per esempio, nel 2018 la società cinese Tianqi Lithium ha acquistato una quota del 23% di uno dei maggiori produttori di litio del Cile, la Sociedad Química y Minera.

Nel 2022 invece, l’azienda cinese Ganfeng Lithium si è occupata di un progetto in Argentina da 962 milioni di dollari, mentre quest’anno, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e il suo omologo Xi Jinping hanno firmato una ventina di accordi per rafforzare le già strette relazioni anche nei settori del commercio, del cambiamento climatico e della transizione circolare.

Le preoccupazioni a livello internazionale

Questo continuo espandersi del Paese asiatico, con tutte le successive influenze che si ripercuotono sulle catene di approvvigionamento di energia pulita, sta sollevando delle preoccupazioni a livello internazionale

Gli stessi Stati latinoamericani vogliono essere in grado di assicurarsi le proprie risorse e il proprio futuro energetico green senza dover contare su nessun altro, come il Cile che sta sempre più mettendo in piedi progetti di energia geotermica, solare ed eolica, e non tutti realizzati con il sostegno di Pechino. 

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