Roma, 23/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

La batteria metallo-idrogeno che dura almeno 20 anni e garantisce un’efficienza dell’88%

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Dalla società americana EnerVenue nasce una nuova batteria al nichel-idrogeno, o metallo-idrogeno, che garantirà 30.000 cicli, con una durata ventennale, e un’efficienza energetica dell’88%.

La batteria metallo-idrogeno di lunghissima durata: la prima Gigafactory negli Usa

La batteria metallo-idrogeno, sperimentata da EnerVenue e che sarà prodotta in una nuova fabbrica americana in Kentucky già da fine 2023, è stata utilizzata per decenni dalla Nasa, in quanto in grado di alimentare dispositivi spaziali e satelliti. 

Si tratta di una tecnologia di lunghissima durata, che può essere utilizzata per almeno 20 anni e sulla quale l’azienda americana lavorava già da molto tempo, con l’obiettivo di portarla sul mercato e di dar vita alla prima Gigafactory (fabbrica di auto elettriche e batterie) negli Usa

Questo tipo di accumulatore, per offrire la sua massima efficienza all’88%, sfrutta idruri metallici e idrogeno gassoso, assicurando anche un’elevata densità energetica.

100 milioni di dollari per produzione, ma ci sono degli ostacoli

Per la produzione di questo tipo di batteria sono stati fatti innumerevoli passi avanti, ed EnerVenue è riuscita ad ottenere un round di finanziamenti pari a 100 milioni di dollari.  

Ci però ancora degli ostacoli da superare: il costo elevato e le infrastrutture complesse per trasportare e immagazzinare l’idrogeno gassoso. 

Se la società statunitense troverà una soluzione per semplificare questi aspetti, quest’innovazione potrebbe accelerare la transizione energetica e il passaggio alle rinnovabili, e potrà essere utilizzata per le auto elettriche, ma non solo. 

Come funzionano le batterie nichel-idrogeno (metallo-idrogeno)

Le batterie nichel-idrogeno (o metallo-idrogeno) funzionano in questo modo: si caricano accumulando idrogeno all’interno di un recipiente a pressione che, quando si scaricano, viene riassorbito nell’acqua. Possono essere inoltre considerate come un ibrido tra una batteria e una cella a combustibile.

Ciò che comporta un costo maggiore sono soprattutto i catalizzatori e i separatori in ceramica impiegati in queste tecnologie, che sono più gestibili per la produzione spaziale che non per l’accumulo stazionario. 

Ma EnerVenue vuole trovare dei materiali più economici per risolvere il problema e per far sì che la produzione di queste batterie possa espandersi sempre di più e possa essere semplificata.

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