Roma, 24/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

In Norvegia il primo impianto che cattura la C02 su scala mondiale

11CO2_anidride carbonica
Home > News > Elettrificazione > In Norvegia il primo impianto che cattura la C02 su scala mondiale

La Norvegia sta investendo un grande capitale per realizzare un progetto che potrebbe aiutare nella lotta all’inquinamento: un impianto per catturare la C02 su larga scala, con il supporto di aziende come Aker Carbon Capture e una piattaforma digitale alla quale stanno lavorando alcuni ingegneri di Microsoft.

L’impianto

Nella città norvegese di Brevik si sta realizzando il primo impianto al mondo per catturare, su scala mondiale, l’anidride carbonica diffusa dal grande cementificio Norcem. L’obiettivo è trasformarla dallo stato gassoso a quello liquido, per poi stoccarla in dei bacini sottomarini situati fino a 2.600 metri di profondità nell’Oceano Atlantico.

Si tratta del primo progetto CCS (Carbon Capture and Storage – Cattura e stoccaggio della C02) su larga scala. La produzione di cemento risulta essere tra i maggiori responsabili dell’inquinamento ambientale e di circa l’8% di tutta l’anidride carbonica presente nell’atmosfera. Grazie a questa iniziativa, la quantità di C02 proveniente dal cementificio potrebbe invece essere ridotta fino al 95%, e in un anno ne potrebbero essere catturate circa 400.000 tonnellate.

Tutto questo è possibile grazie a un enorme investimento da parte del governo norvegese, che sta finanziando fino al 70% dei costi di sviluppo dell’infrastruttura. Si tratta di circa 25 miliardi di corone norvegesi, pari a circa 2,4 miliardi di euro.

Chi sta lavorando al progetto e come funziona

L’investimento per la realizzazione dell’impianto è stato approvato nel 2020 dal parlamento norvegese. Per costruire l’infrastruttura sta lavorando il governo norvegese in collaborazione con alcune aziende, come Aker Carbon Capture, società specializzata proprio nella CCS e che ha sviluppato un sistema che cattura le emissioni grazie a un solvente a base di ammina (composto organico contenente azoto), in grado di separare la CO2 dagli altri elementi presenti nei gas di scarico. È così che l’anidride carbonica viene prima compressa, poi liquefatta e infine trasportata nei serbatoi sottomarini dove verrà stoccata. 

L’importanza della CCS

Eivind Berstad, esperto di CCS, è stato fin dall’inizio un sostenitore del nuovo impianto, spiegando che “se si dimostrerà efficiente, non solo sarà un modo per ridurre le emissioni ma bisognerà costruirne degli altri”. Il rapporto di IPPC, principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, sottolinea quanto la CCS giochi un ruolo importante per un futuro più sostenibile. 

Una piattaforma digitale per tracciare la C02

La Norvegia stocca l’anidride carbonica in serbatoi sottomarini dal 1996. Tuttavia, considerando che non è mai stato costruito prima d’ora un vero e proprio sistema di cattura, trasporto e stoccaggio proveniente da diverse fonti su scala nazionale, ci vorrà ancora del tempo e si pensa che l’inaugurazione dell’impianto possa avvenire nel 2024. 

Alcuni ingegneri di Microsoft stanno costruendo una piattaforma digitale che traccerà la C02 dal punto di emissione fino alla fine del processo. Secondo Jacob Bang, uno degli ingegneri, la piattaforma richiederà l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e una serie di strumenti molto avanzati. 

Per Hanne Rolén, responsabile di Aker Carbon Capture per tutto ciò che riguarda la sostenibilità, la collaborazione con Microsoft è importante per “accelerare il raggiungimento degli obiettivi climatici europei e portare sul mercato soluzioni di decarbonizzazione più rapide e meno costose, grazie al supporto di strumenti digitali in grado di fornire maggiore trasparenza, tracciabilità e fiducia nel prodotto finale”. 

 

Articoli correlati