Il motore elettrico a doppio rotore brevettato dall’azienda di Monaco DeepDrive garantisce elevati standard di efficienza energetica, e arriverà a disposizione nel mercato nel 2026. Quali le caratteristiche? E qual è il contributo fornito allo sviluppo della e-mobility?
Tra i più efficienti e sostenibili presenti sul mercato
L’azienda tedesca DeepDrive ha brevettato un motore a doppio rotore considerato tra i più efficienti e sostenibili presenti sul mercato.
Parliamo infatti di una propulsione che assicura prestazioni più elevate rispetto ai classici standard, come sottolineato anche da uno studio condotto da Shafigh Nategh, ingegnere che lavora sia per la Casa automobilistica Polestar, che per il Politecnico di Torino.
Risparmi complessivi di 1 miliardo di euro
Tali risultati, potrebbero dunque aumentare l’autonomia di un’auto elettrica portandola a medie di circa 800 km che, su larga scala, potrebbero non solo introdurre grandi novità nel settore della e-mobility, ma anche portare a risparmi complessivi di 1 miliardo di euro, garantendo dunque un 50% in meno per la spesa di magneti, e fino all’80% in meno per la produzione di ferro.
Questo poi potrebbe riflettersi nel prezzo finale dei veicoli, andando a mitigare anche qui i prezzi. A livello di sostenibilità ambientale invece, vetture così alimentate potrebbero far risparmiare circa il 20% di emissioni di C02 per ogni veicolo. Ma quali sono nello specifico le caratteristiche di tale innovazione?
Maggiore potenza
La principale peculiarità di un motore elettrico a doppio rotore è la maggiore potenza, data dall’uso di due rotori anziché uno solo per generare il movimento. In generale, ne esistono diverse configurazioni e ciascuna per applicazioni specifiche.
Ad esempio, ci sono quelli che utilizzano due rotori disposti in modo concentrico, mentre altri possono averli posizionati in modo indipendente o sincronizzato, a seconda dell’uso.
Parliamo di propulsori ideali non soltanto per le automobili elettriche ma anche per le macchine industriali, per i droni e per tanto altro ancora. La scelta di quale tipo di motore utilizzare dunque, dipenderà dalle esigenze specifiche dell’applicazione, nonché dalle prestazioni richieste.
Le due versioni
L’azienda di Monaco tra l’altro, ha presentato due versioni della sua nuova innovazione, che potrebbe portare a un maggiore sviluppo del settore elettrico da qui al 2026. La prima variante, denominata CSD 450, offre una potenza fino a 230 kW; la seconda, conosciuta come CSD 700, può anche arrivare a 350 kW.
Quando parliamo poi di elevata efficienza del motore, ci riferiamo a numeri che superano anche il 96%, ed è questo che porterà l’autonomia dei veicoli ad aumentare rispetto alle soluzioni presenti al momento sul mercato.