Roma, 04/10/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Il futuro della mobilità elettrica in Italia: strategie e prospettive al 2035. Il Report

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Lo studio pubblicato da Motus-E aggiorna lo scenario di sviluppo dell’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici in Italia al 2035, con l’obiettivo di illustrare gli scenari di crescita della rete di ricarica pubblica e privata per i veicoli elettrici entro i prossimi dieci anni, nonché di presentare le dinamiche di evoluzione del mercato italiano e le prospettive future rispetto all’indagine precedente. Il documento.

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Il nuovo Rapporto sulla mobilità elettrica in Italia per i prossimi 10 anni

Il rapporto “Strategia della Mobilità Elettrica in Italia al 2035“, elaborato dall’associazione Motus-E con il supporto di Strategy&, presenta una visione chiara e dettagliata dello sviluppo della mobilità elettrica nel nostro Paese, delineando gli scenari di crescita delle infrastrutture di ricarica e della diffusione dei veicoli elettrici (EV).

Il documento aggiorna le previsioni rispetto ai precedenti rapporti, considerando sia le sfide tecnologiche, sia il quadro normativo nazionale ed europeo, che incentiva la transizione energetica e la riduzione delle emissioni di CO2.

Lo stato dell’arte della Mobilità elettrica in Italia

Ad oggi, i veicoli elettrici costituiscono circa l’1% del parco veicoli circolante in Italia, una quota ancora ridotta rispetto ad altri Paesi europei. Tuttavia, il mercato degli EV ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, con un aumento annuo composto (CAGR) del 42% tra il 2021 e il 2023​.

Tra le principali barriere all’adozione di veicoli elettrici troviamo:

  • autonomia limitata: non ancora paragonabile ai veicoli a combustione interna (ICE);
  • tempi di ricarica elevati: specialmente in aree con infrastrutture di ricarica limitate;
  • costo elevato: nonostante un calo del 12% dal 2019, gli EV restano costosi per molti acquirenti.

Nei primi 9 mesi del 2024 le auto elettriche registrate nella Penisola sono 47.559, in aumento del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una market share di poco inferiore al 4%, in lieve aumento rispetto al periodo gennaio-settembre 2023. Al 30 settembre il parco circolante elettrico italiano risulta composto da 261.731 auto.

Prospettive future e scenari di crescita

Il rapporto esplora due scenari di evoluzione per la mobilità elettrica in Italia entro il 2035.

Un primo scenario considerato “Accelerato“, che prevede un rapido incremento dei mezzi in circolazione, con 11,4 milioni di veicoli elettrici entro il 2035. In questa prospettiva, la quota di immatricolazioni di auto elettriche e veicoli commerciali leggeri elettrici raggiungerebbe il 56% nel 2030, per arrivare al 100% nel 2035.

Nello scenario definito “Conservativo“, invece, la crescita sarebbe più lenta, con 9,8 milioni di veicoli elettrici entro il 2035 e una penetrazione del 39% delle nuove immatricolazioni nel 2030​.

Infrastrutture di ricarica, cosa fare?

L’infrastruttura di ricarica pubblica e privata è fondamentale per supportare l’espansione della mobilità elettrica. Al 2023, l’Italia contava circa 27.000 infrastrutture di ricarica, con 51.000 punti di ricarica, di cui l’85% in corrente alternata (AC) e il restante 15% in corrente continua (DC).

Entro il 2035, si prevede che il numero dei punti di ricarica aumenterà significativamente, arrivando fino a 239.000 nello scenario accelerato.

Domanda energetica in aumento, servono investimenti

La crescente diffusione dei veicoli elettrici porterà ad un notevole aumento della domanda di energia.

Entro il 2035, si stima che l’infrastruttura di ricarica pubblica assorbirà tra i 9 e gli 11 TWh di energia, con un totale di 23-28 TWh considerando anche la ricarica privata.

Tale espansione richiederà investimenti significativi, stimati tra i 3 e i 4 miliardi di euro nei prossimi dieci anni​.

Tecnologie emergenti e sostenibilità

Il rapporto esamina anche alcune tecnologie innovative che potrebbero rivoluzionare ulteriormente il settore, tra cui:

  • stazioni di ricarica off-grid: soluzioni autonome che potrebbero ridurre la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale;
  • sistemi di accumulo energetico: per garantire connessioni ad alta potenza anche in aree non coperte dalla rete;
  • pannelli fotovoltaici: utilizzati per ridurre i costi energetici degli hub di ricarica​.

Il rapporto, concludendo, evidenzia la necessità di una transizione verso un sistema di mobilità più sostenibile, con una forte enfasi sull’espansione delle infrastrutture di ricarica e il supporto governativo tramite incentivi.

Seppure l’adozione di veicoli elettrici in Italia sia ancora limitata, il Paese si sta muovendo nella direzione giusta, grazie a un piano di sviluppo ambizioso che potrebbe posizionarlo tra i leader della mobilità elettrica in Europa.

Giornalista

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