Batterie in ferro più economiche e sostenibili di quelle agli ioni di litio. Vuole dimostrarlo con la sua ricerca Mateo Jaramillo, co-fondatore di Form Energy, la compagnia americana che sta sviluppando e commercializzando un innovativo sistema di accumulo dell’energia. Lo scopo? Favorire il processo di decarbonizzazione delle reti elettriche e una veloce transizione verso l’utilizzo delle fonti rinnovabili.
I limiti delle batterie al litio
Le batterie agli ioni di litio sono di gran moda. Relativamente piccole e poco ingombranti grazie all’alta densità energetica, si prestano al processo di elettrificazione a cui stiamo assistendo nel quotidiano, in modo particolare agli spostamenti. Tuttavia, sebbene siano utilizzate in computer, smartphone, veicoli elettrici, nonché nei più moderni sistemi di accumulo per immagazzinare energia da impianti eolici e fotovoltaici rifornendo la rete quando le condizioni meteo non lo consentono, sono una tecnologia esauribile e dispendiosa. È, infatti, probabile che nei prossimi decenni l’estrazione mineraria di litio non riesca a tenere il passo con l’impennata produttiva, e le forniture si riducano bruscamente. Per non parlare delle conseguenze ambientali legate ad un prelievo massivo.
Una triplice sfida
L’approccio non convenzionale della Form Energy prende in considerazione questi elementi e si fonda su una triplice sfida. Produrre tecnologie di stoccaggio dell’energia più economiche e sostenibili per l’ambiente, ma anche in grado di fornire energia per periodi più lunghi. Risultato? Enormi batterie in ferro, capaci di garantire il flusso di energia anche per tre o quattro giorni consecutivi.
Mateo Jaramillo, il co-fondatore di Form Energy, intervistato dal Time come eco-imprenditore dell’anno, spiega come le batterie di Form possano emettere solo una piccola quantità di energia alla volta, quindi debbano essere necessariamente grandi e pesanti. Per erogare la stessa quantità di energia di una batteria agli ioni di litio, la batteria di Form dovrebbe essere circa 100 volte più pesante. Ma gli aspetti positivi sembrano essere più numerosi di quelli negativi. Gli impianti a cui l’azienda sta lavorando immagazzinano molta energia, ed altrettanto importante, sono economici. Un connubio perfetto per raggiungere il principale obiettivo degli ingegneri della Form: decarbonizzare la rete elettrica mediante l’impiego di fonti rinnovabili.
“Non ci interessa tanto il peso o lo spazio occupato. Mi piace sempre inserire la tecnologia nel contesto del problema che si cerca di risolvere. Noi abbiamo individuato tre punti centrali: la convenienza, l’affidabilità e la decarbonizzazione. Lo scopo è legare insieme questi tre obiettivi e raggiungerli in un breve lasso di tempo” ha precisato Jaramillo.
Come funzionano le batterie in ferro
Le componenti attive del sistema denominato “batterie ferro-aria”, sono alcune delle più sicure, economiche e abbondanti in natura: ferro, acqua e aria. Il primo prodotto commerciale che utilizza la suddetta tecnologia è ottimizzato per immagazzinare elettricità per 100 ore a costi competitivi rispetto alle centrali elettriche tradizionali.
I progetti in Minnesota e Georgia
La Compagnia di Somerville (MA) sta già sviluppando due progetti. Un impianto pilota in Minnesota è pronto ad immagazzinare energia sufficiente ad alimentare circa 400 abitazioni per diversi giorni. Un’altra struttura, in Georgia, potrebbe essere 10 volte più grande.