Il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti autorizza più di 25 GW di progetti di energia pulita, superando l’obiettivo iniziale della stessa quantità da raggiungere ma al 2025. Sui nuovi progetti da realizzare nei terreni pubblici, l’amministrazione Biden-Harris stabilisce nuovi tagli.
Le aspettative
Il governo americano superare le proprie aspettative. Il Dipartimento degli Interni sta infatti autorizzando più di 25 GW di progetti di energia pulita, anticipando quelli che erano gli obiettivi iniziali: arrivare a tale quantità al 2025.
Il Bureau of Land Management (BLM) sta attualmente elaborando i permessi per altre 66 iniziative su scala pubblica, che riguardano soprattutto la parte ovest del Paese. In questo modo, all’elettricità già generata si potrebbero aggiungere più di 32 GW. Ma non è finita qui.
L’energia eolica e solare
Bisogna sapere che il BLM è un’agenzia del Dipartimento degli Interni che si occupa di gestire oltre 247 milioni di acri di terre pubbliche situate proprio nell’Occidente del Continente. Le sue responsabilità, includono anche la conservazione delle risorse naturali, nonché gli usi multipli legati ai terreni presi in considerazione quali agricoltura, pascolo del bestiame, escursionismo, campeggio e uso ricreativo.
Riguardo l’energia eolica e solare, su circa 200 domande, più di 100 sono in fase di revisione preliminare da parte del Bureau of Land Management, con nuovi due parchi fotovoltaici che, una volta completati, aggiungeranno 465 MW di elettricità pulita alla rete.
Ciò significa che più di 10 GW di energia sono ora prodotti nelle terre pubbliche, alimentando più di 5 milioni di case in tutto l’area ovest statunitense.
Una buona notizia
Essere riusciti a superare 25 GW di energia green entro il 2025 è di certo una buona notizia, ma il problema è che si parla al momento solo di elettricità autorizzata, e che deve ancora entrare in funzione.
Per permettere ciò sarà necessario un’elevata capacità di trasmissione e di aggiornamenti. E per questa ragione, la Federal Energy Regulatory Commission (FERC) sta lavorando a una proposta di legge per riformare i processi di pianificazione e le norme sull’interconnessione.
Tutto questo nel tentativo di accelerare l’allaccio alla rete, bensì la costruzione delle linee richiederà un decennio. Nel frattempo, per recuperare i ritardi, si sta lavorando al rafforzamento di quelle già esistenti.
Cosa succederà
Cosa succederà d’ora in avanti? Grazie alla norma pensata dall’amministrazione Biden-Harris per ridurre i costi sullo su fotovoltaico ed eolico, le tasse diminuiranno dell’80% da qui al 2035.
Si tratta dunque di un provvedimento importante per inserire poi ulteriori tagli nel registro federale, allo scopo di prevederne altri fino ad arrivare a un -20% nel 2038.
In questo modo poi, l’ambizione è anche espandere la produzione energetiche in determinate aree considerate prioritarie, e dove verrà semplificato il processo di rilascio di nuovi diritti per la costruzione di nuovi impianti.