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Energia green lowcost. Risparmiati $521mld nel 2022. Il report

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Secondo gli ultimi dati riportati dall’IRENA nel “Renewable Power Generation Costs in 2022”, i costi medi dell’energia elettrica generata da fonti rinnovabili sono notevolmente più bassi di quelli da combustibili fossili. Si tratta di un cambiamento epocale, che solo nel 2022 ha consentito di risparmiare 521 i miliardi di dollari a livello globale.

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Risparmiati 521 miliardi di dollari nel 2022

Il 2022 ha rappresentato un vero punto di svolta per gli approvvigionamenti energetici green, grazie, principalmente, ai costi competitivi registrati rispetto a quelli dei combustibili fossili, divenuti estremamente volatili con la crisi. Le energie rinnovabili, lo scorso anno, hanno permesso di risparmiare circa 521 miliardi di dollari a livello globale. Dati che emergono dal rapporto“Renewable Power Generation Costs in 2022” pubblicato da IRENA, l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, e che certificano l’importanza del momento storico per la crescita delle fonti alternative.

Costi inferiori a quelli dei combustibili fossili

Secondo l’IRENA le regioni sottoposte all’aumento dei prezzi dell’energia sono riuscite ad ammortizzare il colpo proprio grazie all’aumento massiccio del solare e dell’eolico nell’ultimo decennio. Dal rapporto si evince che nel 2022 circa l’86% della nuova capacità derivante dalle rinnovabili è costato meno dell’elettricità generata da combustibili fossili.

Eolico onshore e fotovoltaico

Si tratta di un cambiamento sorprendente, insospettabile fino a tredici anni fa, quando il costo medio ponderato globale dell’energia eolica onshore era, ad esempio, superiore del 95% rispetto al costo più basso dei combustibili fossili. Risulta invece, che nel 2022, il costo medio ponderato globale dell’energia eolica onshore era inferiore del 52% rispetto alle soluzioni più economiche basate sui combustibili fossili. Miglioramento che trova ulteriore e più esplicita conferma nel fotovoltaico che mentre nel 2010 costava il 710% in più rispetto alle soluzioni inquinanti, oggi arriva a costare il 29% in meno.

La generazione elettrica rinnovabile supporta l’economia mondiale

Gli investimenti in energia rinnovabile iniziati nei primi anni 2000, dunque, seppure insufficienti, hanno permesso all’economia mondiale di resistere alla crisi dei combustibili fossili esplosa con il conflitto in Ucraina. I costi medi della generazione elettrica rinnovabile su scala industriale registrati sono infatti quasi tutti in calo:

  • Meno 3% per il fotovoltaico;
  • Meno 5% per l’eolico onshore;
  • Meno 13% per le bioenergie;
  • Meno 22% per il geotermico

Al contrario, i costi dell’eolico offshore e dell’idroelettrico sono aumentati rispettivamente del 2% e del 18%. Questi rincari sono da imputare alla ridotta quota della Cina nello sviluppo dell’eolico offshore (soprattutto per quel che concerne la produzione delle turbine) nel 2022 e all’aumento dei costi per i grandi progetti idroelettrici dovuti alla ridotta disponibilità di risorse idriche.

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