Roma, 02/07/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Energia elettrica, per il 30% generata da fonti rinnovabili nel mondo. Il Report

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Secondo la quinta edizione del Global Electricity Review di Ember, che ha approfondito i dati storici sulla produzione di elettricità di 215 Paesi, a volare (grazie soprattutto all’Europa) sono l’eolico e il solare. Segnali di contrazione dell’idroelettrico, invece, a causa della rilevante siccità (come in Cina).

Scarica il Report “Global Electricity Review 2024”

L’energia elettrica mondiale che viene da fonti pulite. Il Report

Nel 2023 le fonti rinnovabili sono riuscite a generare il 30% dell’elettricità globale. Così, se nella produzione elettrica nel 2000 le rinnovabili toccavano quota 19%, allo stato attuale abbiamo superato il 30%. Dati, questi, che rimandano alle ultime analisi del 2023, rilasciati dalla quinta edizione del Global Electricity Review, rapporto realizzato dal think tank sull’energia Ember. Dunque, l’anno appena trascorso non è stato solo quello delle fonti energetiche rinnovabili e pulite nell’Ue – come è emerso dal report European Electricity Review 2024, secondo cui la produzione di energia elettrica dal vento ha superato per la prima volta quella da gas, rispettivamente il 18% contro il 17% – ma, a più ampio respiro, a livello mondiale.

Un traguardo rilevante, considerando soprattutto l’evoluzione di eolico e solare. Fonti rinnovabili: numeri alla mano, l’energia prodotta grazie al vento e al sole è passata dallo 0,2% del 2000 al 13,4% del 2023. Analizzando i dati storici relativi alla produzione di elettricità in 215 Paesi, Ember rammenta poi che – per merito della nuova spinta a trazione rinnovabile – “l’intensità di CO2 della produzione globale di energia ha toccato un nuovo minimo storico nel 2023, inferiore del 12% rispetto al picco del 2007”. Dave Jones, direttore degli insight globali del think tank indipendente specializzato nelle analisi sull’energia, ammette: “Il domani delle energie rinnovabili è oramai arrivato, e il solare in primis sta accelerando più rapidamente di quanto si ritenesse possibile”.

Il ruolo cruciale dell’energia solare

Congiuntamente ai dati storici, il team di ricerca ha sviscerato le cifre inerenti la produzione di elettricità nel 2023 coperta da 80 Paesi (che costituiscono il 92% della domanda mondiale di elettricità). Dall’analisi emerge quanto, in tali contesti, sia stato decisivo il ruolo del solare che, all’atto pratico, ha aggiunto più del doppio della nuova produzione di elettricità rispetto al carbone. Capitolo idroelettrico. A mostrare segnali di contrazione è stato proprio l’energia idroelettrica, che per via della siccità – tale condizione attanaglia 12 regioni italiane (Basilicata, Calabria, Sicilia, Puglia, Campania, Lazio, Marche, Umbria, Toscana, Molise, Sardegna, Abruzzo), come emerge dal Libro Bianco di Community Valore Acqua per l’Italia – TEHA – e delle temperature estreme, ha raggiunto il minimo dell’ultimo quinquennio.

Considerata la carenza idrica dello scorso anno, per ovviare alla riduzione di energia idroelettrica c’è stato, in alcuni Paesi, un incremento del carbone che ha determinato un aumento dell’1% delle emissioni globali del comparto energetico. Spiega ancora il report European Electricity Review 2024: “Il 95% dell’aumento della produzione di carbone nello scorso anno si è verificato in quattro paesi gravemente colpiti dalla siccità: Cina, India, Messico e Vietnam”.

Gli intralci nella corsa delle rinnovabili

Permangono una serie di impedimenti nella corsa delle rinnovabili. In merito all’eolico, si registrano lunghi tempi autorizzativi (insieme all’incremento dei costi degli impianti). Invece per il fotovoltaico paiono assottigliarsi le preoccupazioni che riguardano le criticità a reperire i pannelli. Ammette Sarah Brown (Europe programme director di Ember): “Il comparto energetico dell’Unione europea è al centro di un mutamento senza precedenti”.

Quindi Brown spiega che la crisi energetica e l’invasione russa dell’Ucraina (conflitto che ha rafforzato l’escalation dei prezzi delle materie prime) “non hanno condotto a una ripresa del carbone e del gas, anzi. Il carbone è prossimo alla fase di uscita e poi sarà il turno del gas di entrare in declino terminale, mentre l’eolico e il solare aumenteranno. Ciò detto, bisogna mantenere alta l’attenzione. L’Unione europea deve concentrarsi intensamente sulla veloce implementazione di eolico, solare e flessibilità per dare vita a un sistema scevro dai combustibili fossili”.

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