Roma, 08/09/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Energia elettrica, negli USA prezzi attesi in aumento e l’AI richiederà un +55% di capacità generativa entro il 2026

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La riduzione dei costi dell’energia elettrica in bolletta potrebbe essere solo temporanea per gli americani, perché la domanda di energia è in crescita, soprattutto per il rapido sviluppo e impiego dell’AI, per i data center, per la riallocazione degli impianti produttivi in patria da parte di molte industrie, per l’elettrificazione dei consumi. Si stima un incremento del 6% annuo, secondo il Dipartimento dell’energia.

Cresce la domanda di energia elettrica e le bollette si appesantiscono

Il tasso di inflazione annuo dei prezzi dell’energia elettrica negli Stati Uniti ha raggiunto il 5,9% a maggio, in aumento rispetto al 3,8% di gennaio. Questa è già una prima brutta notizia per i consumatori americani e le imprese nazionali, ma c’è dell’altro che arriva dall’altra parte dell’Oceano Atlantico.

Secondo stime diffuse dal Bank of America Institute, un think tank che studia il comportamento dei consumatori e i principali trend economici nazionali, il problema vero è che la domanda di energia elettrica negli Stati Uniti è destinato ad impennarsi seriamente nei prossimi anni.

Il calo delle bollette energetiche registrato nei primi mesi del 2024, di circa l’1,4%, potrebbe essere un evento di breve durata, secondo il Report “Powering the revolution”.

AI, Onshoring ed elettrificazione fattori chiave

Il rientro delle attività industriali in patria (onshoring) e lo sviluppo velocissimo di sempre nuovi modelli di intelligenza artificiale (AI) sono indicati come due fattori chiave in questa tendenza del mercato energetico americano.

Non solo, l’elettrificazione dei consumi, che bene farà alla sostenibilità ambientale (a patto che sia alimentata principalmente da fonti energetiche rinnovabili), con la mobilità elettrica e le pompe di calore, solo per fare due esempi, potrebbe concorrere ad un’ulteriore impennata della domanda nazionale di energia elettrica.

Secondo lo studio, la sola AI richiederà una capacità di generazione di energia elettrica aggiuntiva da 18 a 28 GW entro il 2026, il 55% in più.

Domanda energetica crescerà tra il 5 ed il 6% all’anno

Nel commento ai dati si legge: “La domanda di elettricità sta effettivamente aumentando, mettendo sotto pressione l’offerta, e potrebbe continuare a farlo per molto tempo, poiché l’onshoring e la diffusione rapidissima dell’intelligenza artificiale stanno aumentando la necessità di capacità di generazione. Serviranno investimenti significativi per aumentare la capacità di generazione e per ampliare le infrastrutture di distribuzione correlate, con un possibile consistente impatto negativo sulle bollette dei consumatori nel prossimo futuro”.

Nell’ultimo decennio, la crescita della domanda è stata in media di circa lo 0,5% annuo, ma ora si parla di una crescita annua della domanda compresa tra il 5% e il 6% annuo, ha affermato ad aprile David Crane, sottosegretario per le infrastrutture del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti, in occasione di una conferenza BloombergNEF a New York.

Concorrono a questo aumento generalizzato della domanda anche la necessità strategica per gli Stati Uniti di aumentare la produzione industriale di semiconduttori, sostenuta dal Creating Helpful Incentives to Produce Semiconductors Act, e l’onshoring, sostenuto a sua volta dall’Inflation Reduction Act.

Il termine onshoring si riferisce sia alla ricollocazione della produzione in patria, sia alle forniture stesse che devono avere origine nello stesso Paese, in questo modo si supporta l’economia e l’industria dell’homemade, favorendo le imprese nazionali e creando nuovi posti di lavoro.

AI sia problema, sia parte della soluzione

Quando si parla di AI, poi, si parla anche di data center. Secondo uno studio pubblicato dall’Electric Power Research Institute, questi potrebbero consumare il 9% di tutta l’energia elettrica generata negli Stati Uniti entro il 2030. Il doppio dei consumi attuali.

Ovviamente, la stessa AI potrebbe essere parte della soluzione, come anche l’elettrificazione e i data center. L’impiego crescente di smart grid e le soluzioni di massima efficienza energetica sviluppate grazie all’apporto dell’AI, insieme alle tecnologie green più avanzate, sono tutti fattori chiave per ridurre i consumi e ottimizzare le risorse, tra cui certamente le fonti energetiche rinnovabili.

Giornalista

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