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Enel, crescono gli utili da “rinnovabili”. Nuovi rendimenti nel 2025

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Dal Rapporto finanziario di Enel, per i primi nove mesi del 2024, emerge la resilienza e l’adattabilità del Gruppo in un mercato energetico in evoluzione. La progressiva riduzione della generazione termoelettrica a favore delle rinnovabili, insieme alla crescita nelle infrastrutture di rete, posiziona Enel come leader nel settore della sostenibilità. 

Orientamento strategico verso le rinnovabili

Il Consiglio di Amministrazione di Enel ha approvato il Rapporto finanziario intermedio del Gruppo, ossia quello relativo ai primi nove mesi di attività dell’anno. Secondo i dati forniti dalla Società, al 30 settembre 2024, i risultati operativi sono solidi, con la capacità di distribuire un dividendo intermedio di 0,215 euro per azione a partire da gennaio 2025. I numeri riflettono una fase di trasformazione strategica per Enel, orientata verso la sostenibilità e l’efficienza operativa. Più nel dettaglio, la spinta di Enel verso le fonti di energia rinnovabile è evidente nella contrazione dei ricavi da fonti fossili. Gli utili derivanti dalla generazione a carbone, ad esempio, rappresentano solo lo 0,9% del totale del Gruppo per il 2024, contro il 4,2% dell’anno precedente, a conferma del disimpegno da fonti ad alta intensità di emissioni. Parallelamente, la produzione nucleare ha registrato un incremento del 24,2%.

Calo dei ricavi del termoelettrico

I ricavi di Enel per i primi nove mesi del 2024 si attestano a 57,6 miliardi di euro, segnando un calo del 17,1% rispetto ai 69,5 miliardi dello stesso periodo del 2023. Questo decremento è stato influenzato dalla riduzione delle vendite di energia elettrica e gas, insieme a un contesto di mercato caratterizzato da un abbassamento generale dei prezzi.

In particolare, a subire un calo drastico di ricavi (41,6%) sono stati i comparti Thermal Generation e Trading, passando da 28,8 miliardi a 16,8 miliardi di euro, a causa della minore produzione e domanda di energia termoelettrica.

Crescita nelle rinnovabili

In contrapposizione al dato negativo del termoelettrico, vi sono invece le ottime prestazioni di Enel Green Power, che ha registrato una crescita del 16,7% nei ricavi (9,3 miliardi di euro) grazie a una maggiore produzione di energia rinnovabile da fonti idroelettriche, solari ed eoliche, specialmente in Italia, Spagna e America Latina, con nuove installazioni che hanno contribuito positivamente.

Anche Enel Grids registra un andamento positivo, con una crescita dell’11% nei ricavi, attribuibile principalmente a regolazioni tariffarie favorevoli in Italia, Spagna e Argentina, e alla vendita delle attività di distribuzione in Perù.

EBITDA a +22%

Il margine operativo lordo (EBITDA) per i primi nove mesi del 2024 è cresciuto del 22,2%, raggiungendo i 18,6 miliardi di euro, rispetto ai 15,2 miliardi del 2023. L’EBITDA ordinario è aumentato del 6,5%, evidenziando una solida performance da parte di Enel Green Power e delle attività Grids. Il ramo green del Gruppo ha, infatti, registrato un incremento del 65,1% nell’EBITDA, riflesso del crescente contributo delle rinnovabili. L’EBITDA di Enel Grids, invece, di 7,1 miliardi di euro (+23,7%), è stato trainato principalmente dalle modifiche tariffarie e dall’ottimizzazione delle operazioni in Italia e Argentina, oltre agli incentivi per la qualità del servizio in Spagna. Al contrario, il segmento End-user Markets ha mostrato un calo del 9,3% nell’EBITDA, per effetto della diminuzione delle vendite, soprattutto in Italia.

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