Stefano Besseghini, massimo vertice dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), ha rimarcato l’importanza della flessibilità del sistema elettrico, in relazione alle sfide dell’IA.
La sfide del futuro
La funzionalità dei sistemi elettrici, in rapporto ai modelli di consumo, s’interfaccerà sempre di più con l’IA, pur a fronte delle crescenti difficoltà di regolamentazione per le autorità pubbliche. Il divario tra regolatore (pubblico) e regolati (privati) rischia di creare un vuoto normativo, fin troppo complesso.
Nel contempo, sfide e opportunità andranno ad offrire nuovi margini di profitto. Lo ha rimarcato Stefano Besseghini, Presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), in occasione di ComoLake 2024.
L’esperto di regolazioni, appassionato di innovazione e tecnologie, ha offerto una sua panoramica, senza tralasciare il dato ‘storico’. Besseghini ha cominciato il suo intervento, comparando il ruolo dell’acqua (ieri), con quello del digitale (oggi).
Prospettive già in atto
Queste, nel merito, le sue parole: “Abbiamo studiato l’acqua come elemento produttore di energia, ma anche come elemento che senza energia non si poteva trasmettere. Il digitale, oggi, è divenuto è un abilitatore fondamentale dei sistemi energetici, accrescendone il valore. L’energia, certamente, supporta il digitale“.
In secondo luogo, si è soffermato sull’Intelligenza Artificiale. In tali termini: “Nella componente energetica, l’IA si è affermata in qualità di abilitatore. Al netto delle esigenze e dei consumi di tali sistemi, si è affermato un paradigma diverso. Ossia, la fondamentale importanza di essere vicino ai centri di consumo, piuttosto che dove l’energia costi poco.
E ha aggiunto: “Dunque, l’IA è una fantastica opportunità perchè la prospettva è quella di avere un consumo estremamente piatto. Di avere una discreta capacità di modulazione. Per cui stiamo parlando di un oggetto che dentro un profilo di consumo e consegna è in linea con il carico di base di un sistema elettrico. Da qui, il suo ottimo posizonamento“.
Il tema dell’automazione
Immancabile, un’analisi storica su automazione e controllo. Un processo che, attraverso le reti neurali e dai sistemi di calcolo avanzato, ha consentito la modulazione e il dispaciamento di una gestione diffusa dell’energia. “Siamo così arrivati ad avere da migliaia a milioni di punti, proprio grazie all’automazione“, ha rimarcato il manager.
Poi però, è arrivato quell’ammonimento, sul possibile disallineamento tra pubblico e privato. Besseghini ha analizzato tale questione e ha detto: “Nel medio-lungo termine rischia di diventare un problema. Soprattutto per le strutture di regolazione che hanno sempre vissuto l’asimmetria inormativa rispetto ai regolati. Gli operatori sanno sempre più cose delle autorità“.
Questa la sua iniziativa in merito: “La velocità del digitale e delle tecnologie avanzate è molto piu rapida nel settore privato che non nell’adattamento dell’autorità pubblica. La quale, o s’innova o si rischia di esacerbare il disallineamento. Per essere più ‘veloci’, dobbiamo assumere ragazzi giovani e capaci. Vanno strappati, in questa competizione, al privato“.
Il valore dei dati
Nel concludere il suo intervento su IA e autorità, Besseghini ha citato una frase di Luigi Einaudi, del 1956, quel suo “conocere per regolare” che secondo il vertice di ARERA è ancora oggi valido. Partendo dal presupposto della complessità che vige nel colmare la distanza tra regolatore e regolati – un concetto su cui si è a più riprese soffermato – si è poi concetrato sui dati e sui cambiamenti in corso.
Dapprima, ha ribadito: “Anche il sistema è evoluto e abbiamo a disposizione sempre più dati. Anche se il pubblico continua a faticare. Comunque col Portale Consumi, possiamo vedere i nostri consumi e idealmente metterli a disposizone per costituire dei profili. Serviranno lo stesso maggiori vantaggi. Sia per i clienti che per il fornitore che preferisce venderci un profilo medio“.
E in conclusione, proiettandosi verso i prossimi lustri, Besseghini ha chiosato: “Il consumatore domestico, in effetti, cerca un profilo fisso. Vuole conoscere ex ante l’elemento di costo. Siamo infatti figli di una stagione in cui il costo dell’energia è il principale vettore. Ecco, la prospettiva è che entreremo in una stagione dove il vettore sarà il valore dell’energia“.