Secondo il report di Motus-E ‘Evoluzione dell’elettrificazione del trasporto pubblico locale’, nel 2023 in Italia sono stati aggiudicati quasi 2.500 autobus a emissioni zero, per un investimento pari a 1,8 miliardi di euro. La maggior parte di questi dovrebbe entrare in funzione entro giugno 2026.
Il rapporto
Il rapporto di Motus-E ‘Evoluzione dell’elettrificazione del trasporto pubblico locale’ evidenzia alcuni risultati già raggiunti lo scorso anno e quelli ancora da soddisfare a breve e lungo termine. Parliamo di un 2023 che ha visto in Italia 2.500 autobus a zero emissioni.
Tra più di vent’anni, secondo le previsioni, il parco bus nazionale dovrebbe essere composto per l’88% da veicoli elettrici e per il 9% da quelli a idrogeno, a fronte di un incremento di 2,55 GW di capacità installata per la ricarica.
Una crescita significativa
Per quanto riguarda la situazione generale in Europa, nel 2023 come full electric risultano più di 4 nuove immatricolazioni su 10. Tale mercato è stato protagonista negli ultimi anni di una crescita significativa e che si avvicina pian piano alle ambizioni del settore: tagliare le emissioni del 90% entro i prossimi 3 anni.
In questo contesto, ancora una volta l’Italia si trova a dover recuperare terreno rispetto agli altri grandi Stati europei, e complice anche l’età media delle vetture operative nella Nazione superiore di circa il 33% in confronto ai mezzi della Francia, Germania, Spagna e Regno Unito.
Cosa cambierà con i fondi europei per il TPL?
La domanda adesso è: cambierà qualcosa con i fondi europei per il TPL? Parliamo di 350 milioni destinati alle aziende che rappresentano una grande opportunità per accelerare il processo di elettrificazione. Però bisogna avere la consapevolezza che serve fare di più per tentare di annullare i ritardi accumulati.
Prendendo poi in considerazione la differenza tra Regioni, quasi l’80% dei bus italiani immatricolati tra il 2022 e il 2023 circola nella parte settentrionale, in particolare tra Milano, Torino e Genova, ma l’obiettivo è arrivare a un equilibrio in tutta la penisola.
7,5 miliardi di euro investiti
Già a partire dal 2019, grazie a una serie di misure legislative e schemi di finanziamento volti a ridurre l’età media della flotta bus, si sono ottenuti importanti risultati, con 7,5 miliardi di euro investiti, come ricorda Motus-E.
Adesso, le risorse derivate dal Next Generation EU e destinate ai veicoli sono ormai esaurite, ma c’è ancora la possibilità di usufruirne per la messa in opera di infrastrutture di ricarica. Le aspettative dunque sono tante, con l’ambizione nel 2050 di avere un aumento di 2,55 GW di capacità installata. Che succederà?