I pilastri del nuovo Piano Automotive promosso dal MIMIT sono lo svecchiamento del parco auto, col sostegno ai redditi più bassi (a tal fine il programma stanza 930 milioni di euro) , e il rilancio della produzione di veicoli elettrici in Italia. Secondo il Financial Time, l’Italia resta uno dei Paesi con la flotta automobilistica più vecchia e inquinante d’Europa.
930 milioni di euro per incentivare i consumatori
Il Piano incentivi del Governo italiano per l’Automotive prevede, quest’anno, una spesa fino a 930 milioni di euro per invogliare i consumatori a sostituire le auto a benzina e diesel con veicoli elettrici, con una preferenza per i modelli prodotti in Italia.
Secondo il Financial Times, Roma offrirà fino a 13.750 euro alle famiglie a basso reddito per sostituire auto Euro 2, immatricolate da più di 20 anni, con veicoli elettrici.
Da quanto riportato dal quotidiano, è comprensibile che il Governo guidato da Giorgia Meloni stia cercando di incrementare le vendite di veicoli elettrici realizzati in Italia, dopo che quasi l’80% della spesa nella prima fase del programma istituito nel 2022 è stato destinato ad auto di fabbricazione estera. Tra gli obiettivi del sistema di incentivi, si legge nella nota stampa diffusa da Palazzo Chigi, c’è quello di “stimolare l’acquisto di auto effettivamente prodotte in Italia”.
Il programma finanziato dal Governo Draghi
Il programma sarà finanziato da un fondo automobilistico di 8,7 miliardi di euro istituito dall’entourage dell’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi, che stanzia circa 1 miliardo di euro all’anno fino al 2030 per finanziare l’ecologizzazione della flotta automobilistica italiana.
Il Piano, sviluppato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) in consultazione con la casa automobilistica globale Stellantis, offrirà incentivi calibrati che dipendono dall’età dell’auto da rottamare e dal fatto che il nuovo veicolo da acquistare sia ibrido o completamente elettrico.
Stellantis Italia ha venduto poco meno di 600.000 veicoli in Italia lo scorso anno, pari a circa il 38% dei circa 1,57 milioni di auto nuove acquistate nel Paese.
In Italia 11 milioni di veicoli con standard inferiore a Euro3
“L’Italia ha una delle flotte automobilistiche più vecchie, e più inquinanti, d’Europa” si legge sul giornale, con circa 11 milioni di veicoli pari o inferiori allo standard Euro 3, che ha cessato la produzione 19 anni fa.
Il Paese vanta, inoltre, anche una delle più basse percentuali in Europa, di veicoli elettrici in circolazione, in parte a causa della rete di ricarica alquanto carente al di fuori delle principali città. Secondo i dati di Schmidt Automotive, solo il 3% delle auto vendute in Italia tra gennaio e ottobre dello scorso anno erano completamente elettriche, rispetto a una media del 16% nell’Europa occidentale. Mentre le vendite di veicoli elettrici sono aumentate fortemente in quasi tutti gli altri mercati, in aumento di oltre il 30% in Spagna, Regno Unito, Germania e Francia, le vendite di auto a batteria in Italia sono aumentate solo dell’1%.