Con un rincaro del 500%, l’approvvigionamento di Litio sta mettendo in crisi il mercato delle auto elettriche. Le case automobilistiche puntano a ridurre i costi di produzione, ma lo squilibrio tra domanda ed offerta non semplifica l’impresa facendo lievitare i prezzi delle batterie.
Il problema
Quello della mobilità elettrica è un settore in crescita. I dati più recenti evidenziano che nel 2022 i veicoli elettrici occupano il 10% delle vendite globali di automobili, soglia destinata a crescere entro la fine del decennio.
In seguito alla decisione, internazionalmente condivisa, di contrastare l’inquinamento ambientale, domanda ed offerta di auto elettriche sono dunque indubbiamente aumentate, coinvolgendo sempre più case automobilistiche. Un incremento che ora deve fare i conti con il caro prezzi.
Come contrastare il caro prezzi
Se il desiderio dell’ industria automobilistica è quello di ridurre i costi di produzione, l’aumento dei prezzi dovuto alla crisi energetica internazionale non gioca certo a suo favore. Il colpo arriva soprattutto dal settore delle batterie, che ha visto lievitare i costi dei materiali. Il litio, ad esempio, quest’anno è aumentato del 500%.
Nel solo mese di novembre 2022, i veicoli elettrici hanno avuto un costo maggiorato rispetto ai veicoli a gas. Ma le case automobilistiche si stanno già mobilitando per creare veicoli più economici. Nel 2023 nella mobilità a zero emissioni verranno investiti circa 515 miliardi di dollari. Si prevede che entro il 2030, il 50% dei veicoli in commercio sarà elettrico, evidenziando però un eccesso di domanda rispetto all’offerta. Sicuramente agire sui prezzi del litio potrà influire su questo squilibrio, consentendo di rendere più accessibile il mercato delle auto elettriche.