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Definito il percorso per triplicare le rinnovabili entro il 2030. Il report IRENA

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L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili ha redatto un nuovo rapporto riferito all’incremento, su base annua, che gli investimenti nelle fonti di energie rinnovabili dovranno seguire per i prossimi sette anni. Riconoscendo la significativa crescita delle FER e, in parallelo, l’urgenza di incrementarle sensibilmente.

Il nuovo rapporto Irena/FER

L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), segue lo sviluppo delle fonti alternative attraverso report e dati che rivelano sia i passi in avanti compiuti fino a oggi sia le criticità (nonché i limiti) da superare. Vengono quindi monitorati gli sviluppi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma si deduce altresì cosa poter fare di più affinché la tanto ricercata transizione energetica venga accelerata.

Oggi l’Agenzia – che ad ottobre 2023 ha rilasciato il Global Atlas for Renewable Energy, una raccolta online di dati e informazioni geografiche sorta dalla volontà di colmare il divario tra Paesi diversi. Sintetizzando: un nuovo Atlante per pianificare lo sviluppo delle rinnovabili – ha calcolato il ritmo di crescita indispensabile a triplicare l’odierna potenza green. Per raggiungere l’obiettivo energetico fissato alla COP28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023, pubblicando il report The Renewable Energy Statistics 2024.

Aumentano gli investimenti nelle rinnovabili

In ogni angolo del globo, gli investimenti nelle FER stanno aumentando, portando una serie di vantaggi sia alle grandi aziende sia ai privati. Ciò nonostante, tutto questo non è ancora sufficiente, e il rapporto The Renewable Energy Statistics 2024 parla chiaro, riconoscendo la significativa crescita delle fonti di energie rinnovabili (sottolineando che gli aumenti delle FER risultano affiancati dalla decrescita degli investimenti nelle risorse fossili) e, in parallelo, l’urgenza di aumentarla in modo significativo.

Numeri alla mano, passando dall’odierno 10% (dato di media relativo al quinquennio 2017-2023, raggiunto grazie al +14% registrato nel 2023 grazie sia al solare sia all’eolico, che ha battuto qualsivoglia record) di aumento annuo ad un minimo del +16,4%. Ad ogni modo, la finalità a cui si mira è triplicare la potenza installata, pertanto approdare a 11,2 TW nel 2030. Già, perché se il ritmo di crescita dovesse rimanere sulla media dell’ultimo quinquennio (il già citato 10% di incremento su base annua), l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili ha calcolato il raggiungimento unicamente di 7,5 TW (circa 1/3 in meno di quanto stabilito dalla COP28).

In relazione al contesto globale, poi, il rapporto evidenzia rilevanti passi avanti dell’Africa (che ha aumentato in maniera significativa i suoi investimenti, crescendo del 3,5% nel 2022, giungendo a 205 TWh di energia pulita) e, soprattutto, del Sudamerica (che sta incrementando le proprie installazioni rinnovabili a un tasso di crescita di poco inferiore al 12%, che le ha consentito di raggiungere 940 TWh di energia pulita facendo leva su solare e idroelettrico).

Dalle rinnovabili milioni di posti di lavoro nel mondo

L’industria delle fonti energetiche rinnovabili dà lavoro a livello mondiale a oltre 13,7 milioni di persone. Un milione di posti in più sul 2021, il doppio di quelli creati nel 2012. Queste le stime della decima edizione del report di IRENA e dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL, International Labour Organization), agenzia specializzata delle Nazioni Unite, dal titolo “Renewable Energy and Jobs: Annual Review 2023”.

Suggerendo quadri regolatori chiari e coerenti, perfettamente integrati con quelli preesistenti (lì dove possibile), con particolare riferimento ai livelli di retribuzione, alla sicurezza e la salute sul posto di lavoro – nonché ai diritti dei lavoratori, le cui competenze devono essere sempre più elevate, considerando l’alto contenuto tecnologico delle rinnovabili – il rapporto rimarca che un futuro energetico più pulito deve essere accessibile realmente a tutti: lavoratori, imprese e comunità. E la corsa alle rinnovabili incalza.

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