Secondo alcuni dati comunicati dall’ACEA, l’associazione dei costruttori di auto europei, nel Vecchio Continente c’è stato a ottobre un aumento superiore al 14% riguardo la vendita di automobili, con un 15,2% in più sui veicoli elettrici.
Gli ultimi dati
Sulla base degli ultimi dati pubblicati dall’European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA), lo scorso mese c’è stato un aumento superiore al 14% sulla vendita di auto, che porta il bilancio da inizio anno a un +16,7%.
In Italia, in particolare, si parla di un aumento del 20%, contro quello della Spagna del 18,1%, della Francia del 21,9% e della Germania del 4,9%.
In particolare, nei primi dieci mesi del 2023 sono state vendute 10.722.930 automobili a livello europeo, con una quota di vetture elettriche che era del 12,2% nello stesso periodo del 2022, ma che adesso è salita al 15,2%.
L’analisi sui marchi
Se dobbiamo prendere in considerazione solo l’analisi sui marchi, possiamo dire che l’azienda italiana Stellantis vanta dei numeri in netta crescita, parliamo di un +10,8%, con una quota di mercato in calo al 17,4%.
La Fiat invece segna un 10,3%, con uno share in calo al 3,3%, mentre tra le altre case automobilistiche più popolari del Vecchio Continente, come la Renault, registra vendite pari a un + 24,4%, con una quota in aumento al 9,9%.
Le auto elettriche
In riferimento alle auto elettriche, in Europa c’è stata una crescita totale da inizio anno equivalente a + 53,1%.
Nonostante però questi numeri sembrerebbero dipingere un quadro al 100% positivo, in realtà non è così se si prendono in considerazioni periodi precedenti, come le percentuali del 2019.
Per tale ragione, le attese per l’economia non appaiono favorevoli, con un ritorno alla normalità del mercato dell’auto che potrebbe avvenire nel 2025 o addirittura nel 2026, secondo le ultime previsioni.
Biciclette e ciclomotori
In Italia, come in altri Paesi, ci sono da anni degli incentivi per lo sviluppo di una mobilità più sostenibile, che però fino ad oggi non hanno portato a dei risultati ottimali.
Sembra infatti che le biciclette e i ciclomotori elettrici stiano acquisendo maggiore rilevanza a livello internazionale, presentandosi come alternativa sempre green ma sicuramente più economica delle EV.
Secondo delle stime di Bloomberg New Energy Finance, su un’ipotesi di 20 milioni di vetture elettriche in circolazione nel mondo, ci stanno invece oltre 280 milioni di mezzi a due e tre ruote che stanno sempre più rafforzando la propria popolarità, e che potrebbero tagliare la domanda di petrolio di un milione di barili al giorno.
Emissioni ridotte
Spostandosi in questo modo inoltre, lasciando dunque a casa le automobili, si dovrebbe consumare anche molto meno energia. Dei ricercatori statunitensi stimano che, se i viaggi in bicicletta elettrica raggiungessero l’11% di tutti quelli in auto, le emissioni diminuirebbero di circa il 7%.
Per l’International Energy Agency, la domanda globale di petrolio raggiungerà il picco nel 2028, ma i veicoli elettrici, in particolare la micromobilità come bici o monopattini, faranno comunque in modo di abbassare questa crescita, se il loro sviluppo continuerà ad avanzare.