Alla fiera italiana EXPO Ferroviaria 2023 anche il nuovo treno a idrogeno Coradia iLint.
Convoglio ad H2
Coradia iLint, realizzato dal gruppo industriale francese Alstom per le Ferrovie Nord Milano (FNM), diventa protagonista della vetrina italiana per eccellenza di prodotti e tecnologie del settore: l’EXPO Ferroviaria 2023.
La fiera, svoltasi dal 3 al 5 ottobre, riunisce ogni anno le principali aziende che si rivolgono al mercato nazionale, e anche quelle che invece sono alla ricerca di clienti stranieri. L’obiettivo è confrontarsi, presentare innovazioni e soluzioni sostenibili da mettere in campo, ma anche mettersi in gioco e farsi conoscere.
Il nuovo treno Brescia-Iseo-Edolo inizierà le sue corse regolari tra il 2024 e il 2025, e verrà seguito almeno da altri 6 mezzi dello stesso tipo che avranno tutti un’autonomia di 600 km.
Il vero obiettivo di FNM
Andrea Gibelli, presidente di FNM, aveva già esposto a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio alcune caratteristiche sul progetto, sottolineandone l’importanza nello stimolare la crescita della filiera.
Ma è durante l’EXPO, davanti ad altri 200 espositori provenienti da 13 Paesi diversi, che ha spiegato il vero obiettivo del Gruppo italiano: fornire il vettore energetico anche per altre utenze, a partire da 40 nuovi autobus a fuel cell operati dalla stessa società, per poi arrivare a veri e propri insediamenti industriali.
Transizione all’idrogeno verde
In Germania, convogli che usano H2 prodotto tramite elettrolisi, sono già in servizio commerciale da oltre un anno, e hanno ottenuto grandi soddisfazioni. Si potrà fare lo stesso anche nello Stivale? Nonostante le tempistiche sembrano essere molto più lente?
La transizione all’idrogeno verde per tutte le industrie che risultano oggi tra le più inquinanti non è per nulla semplice. Ci sono però tanti gruppi e produttori esteri che stanno continuando a investire sul territorio italiano, e non solo Alstom ma anche l’azienda polacca Solaris, che si è aggiudicata la gara italiana di TPER e ha costruito 4 nuovi bus a idrogeno per Venezia. Quando si arriverà però a dei risultati più concreti?
