Prysmian Italia ha installato un cavo sottomarino a 500 kV in corrente continua (HVDC). L’oggetto in questione si trova a ben 2.150 metri di profondità e rappresenta un nuovo successo per la realtà del Belpaese impegnata nel settore.
Un record
Potremmo definirlo un record quello segnato da Prysmian Italia, considerando che è la prima volta che un cavo HVDC viene posato a una tale profondità stabilendo nuovi standard di mercato. Il progetto è parte del cosiddetto Tyrrhenian Link, ma di cosa si tratta?
Parliamo del nuovo corridoio elettrico al centro del Mediterraneo che, con circa 970 km di lunghezza e 1000 MW di potenza, rappresenta un’infrastrutturale dall’importanza internazionale, in grado di connettere Sicilia, Sardegna e Campania.
La costituzione
Ma com’è realizzato il nuovo conduttore? Avendo una costituzione in fibra sintetica ad alta modulazione (HMPE), rappresenta di certo un prodotto di ultima generazione, con le caratteristiche principali che includono una bassa capacità di allungamento e un’elevata resistenza al peso e all’usura.
L’innovazione infatti è protetta da un’armatura non metallica che risulta essere il 50% più leggera dell’acciaio una volta immersa in acqua, e che permetterà la manutenzione e il completamento finale del progetto di Terna, noto appunto come Tyrrhenian Link.
Solo così si potrà raggiungere una profondità marina mai toccata finora, di oltre 2.000 metri. Non per nulla Prysmian è conosciuto per essere uno dei leader, a livello mondiale, del settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni.
Un collegamento importante e necessario
Bisogna ricorda che in Sicilia, in Sardegna e soprattutto in Campania, c’è una forte produzione da rinnovabili non programmabili. Il Tyrrhenian Link dunque è un collegamento importante e necessario in quanto potrà migliorare la capacità di scambio elettrico agevolando i flussi di energia e favorendone lo sviluppo.
Inoltre, il cavo rafforzerà la stabilità e la sicurezza di rete; favorirà esso stesso lo sviluppo delle Fer, ma aumenterà anche la concorrenzialità dei produttori sul mercato elettrico.