Il mercato italiano dei sistemi di accumulo è cresciuto esponenzialmente nell’ultimo anno. Secondo “Osservatorio sistemi di accumulo”, il report pubblicato da Anie (Federazione delle imprese elettrotecniche e ed elettroniche aderente a Confindustria), il settore ha registrato un incremento del 107% nell’ultimo anno, con 27.000 unità al mese, per lo più di piccola taglia. La regione più virtuosa è la Lombardia con 62.222 SdA per una potenza di 448 Mw e una capacità di 753 Mwh
I dati dell’Osservatorio Sistemi di accumulo
In Italia, il settore dei sistemi di accumulo è cresciuto del 107% nell’ultimo anno. Secondo i dati riportati dall’ultimo report ANIE, “Osservatorio sistemi di accumulo” sulla base dei dati registrati dal sistema Gaudì di Terna, il Bel Paese è passato da una media nel 2022 di 13.000 unità al mese a una media nel 2023, di 27.000 unità al mese.
ANIE chiarisce che tali risultati si sono potuti ottenere grazie agli investimenti effettuati nel 2022, anno in cui il meccanismo della detrazione fiscale abbinato alla cessione del credito ha dato una forte spinta al mercato. Il Superbonus con aliquota del 110% ha trainato gli investimenti, ma non è da sottovalutare anche la detrazione al 50%.
Le regioni più virtuose
Nel report si legge che la regione con il maggior numero di “batterie” (62.222 SdA per una potenza di 448 Mw e una capacità di 753 Mwh) è la Lombardia, seguita da Veneto (44.661 SdA per 330 Mw e 608 Mwh) ed Emilia-Romagna (31.382 SdA per 240 Mw e 379 Mwh).
Litio tecnologia prevalente nei sistemi di accumulo
Al 31 marzo risultano installati 311.189 sistemi di accumulo, per una potenza complessiva di 2.329 Megawatt e una capacità massima di 3.946 Mwh. A questi si aggiungono gli impianti di Terna per complessivi 60 Mw e 250 Mwh. Si tratta di soluzioni che utilizzano prevalentemente tecnologia a base di Litio (99% del totale) per immagazzinare energia.
Il 92% dei sistemi di accumulo è inferiore a 20KWh
Dall’analisi emerge che la quasi totalità (92%) dei sistemi di accumulo esistenti è di taglia inferiore a 20 kWh, con una netta prevalenza dei sistemi di capacità compresa tra 5 e 10 kWh (33%) e di quelli tra 10 kWh e 15 kWh (36%). Inoltre, il 99,9% dei SdA risulta abbinato ad un impianto fotovoltaico, di cui il 99,6% di taglia residenziale.