Entro il 2030 la capacità dei sistemi di stoccaggio di energia, in Spagna, probabilmente supererà l’obiettivo dei 9,0 GW prefissati. In un webinar organizzato da Alea Soft Energy, Tomas Garcia, esperto di settore e Senior Director di JLL, illustra i punti chiave e le debolezze del mercato iberico delle batterie (BESS), evidenziando come molto dipenda dalla gestione di sviluppatori e pubbliche amministrazioni.
Il mercato spagnolo delle batterie
Il mercato spagnolo delle batterie sta vivendo un momento particolarmente florido. In particolare, negli ultimi due anni, la Spagna ha visto nascere e svilupparsi numerosi progetti in quest’ ambito. Secondo quanto riportato da Alea Soft Energy Forescasting , società con varie sedi dislocate tra Madrid e Barcellona, è possibile ipotizzare che, nel Paese, entro il 2030 la capacità installata supererà l’obiettivo dei 9,0 GW prefissati.
Gli obiettivi del PNIEC spagnolo per le batterie
Inizialmente il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), presentato nel 2021, aveva fissato a 2,5 GW l’obiettivo al 2030 per i sistemi di accumulo. La bozza di aggiornamento del piano, del 2023, ha poi rivisto al rialzo la quota di capacità installabile, fissando un tetto massimo di 9,0 GW. La domanda che gli esperti di settore ora si pongono, è se sarà il mercato a determinare quanto spazio di stoccaggio potrà essere ricavato o dipenderà dalle infrastrutture elettriche esistenti.
La regolamentazione per i sistemi di stoccaggio su larga scala
Tomás García, Senior Director, Energy & Infrastructure Advisory di JLL, multinazionale operativa nel settore delle costruzioni, in uno dei webinar organizzati da Alea Soft chiarisce un punto fondamentale per il mercato dei BESS (soluzioni di accumulo su larga scala): l’incertezza della regolamentazione. Sebbene la normativa iberica esistente sia, infatti, sufficiente a regolamentare il settore, le pubbliche amministrazioni mostrano ancora incertezza e mancanza di esperienza nella gestione delle autorizzazioni per i progetti di stoccaggio.
La questione della capacità installata
L’ultima proposta del governo spagnolo, attualmente sotto esame delle Autorità garanti della concorrenza dell’Unione Europea, riguarda le nuove prospettive circa la capacità installabile già nel 2025. Si tratta di un mercato chiave per il settore delle batterie in Spagna, che potenzialmente si trasformerà in una nuova fonte di finanziamento per i progetti di batterie.
I progetti ready to build
In Spagna sono numerosissimi i progetti di siti di stoccaggio (su terreni già acquistati o affidati) con punto di connessione alla rete. Tra questi alcuni potrebbero arrivare allo stato di ready to build già quest’anno. L’ottenimento di permessi a livello locale e regionale resta, però, una delle principali sfide in questo momento, proprio a causa della mancanza di esperienza, sia da parte delle amministrazioni, sia degli sviluppatori stessi. Ad oggi, ad investire sono soprattutto aziende del Regno Unito, abituate a un mercato delle batterie senz’altro più maturo. Sicuramente, ricorda Alea Soft, uno stimolo in più in quest’ambito può essere rappresentato dall’avere a disposizione previsioni dei prezzi, affidabili e a lungo termine. Più nel dettaglio, Tomás García individua tre dimensioni d’ incertezza nel revenue stack per i progetti di batterie:
- le entrate,
- la composizione
- l’ impatto diretto sul tasso di rendimento (TIR).
Per un asset come le batterie, le simulazioni dei prezzi orari nel lungo periodo consentono, infatti, di stimare i ricavi del progetto e di dimensionarlo, anche in base alle strategie di sfruttamento applicabili.