Uno studio Enea dimostra come il magnesio, indicato dalla Commissione Europea come materiale critico e valida alternativa al litio, possa essere estratto dagli impianti di desalinizzazione del mare.
La ricerca Enea
Il magnesio, nella lista dei 34 materiali definiti critici dalla Commissione Europea per il valore strategico e le difficoltà legate all’approvvigionamento, potrebbe essere adesso recuperato dagli scarti del processo di desalinizzazione dell’acqua del mare.
Si tratta di uno dei nuovi avamposti della ricerca ENEA per l’economia circolare, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Environment, Development and Sustainability.
“Considerata l’importanza strategica del tema, abbiamo aperto una linea di ricerca dedicata all’estrazione del magnesio dalle salamoie e, in questo contesto, abbiamo prodotto e pubblicato una review propedeutica alle attività in corso”, spiega Danilo Fontana, ricercatore del Laboratorio ENEA di Tecnologie per riuso, riciclo, recupero e valorizzazione di rifiuti e materiali.
Un’interessante alternativa al litio
Una grande scoperta, che potrebbe aver risolto il problema della scarsità delle cosiddette “terre rare”, ossia le materie prime utilizzate per realizzare sistemi di accumulo e clean tech necessari agli impianti di produzione di energia rinnovabile.
Attualmente, in Europa il tasso di riciclo del magnesio estratto da prodotti a fine vita è del 15%. Una percentuale piuttosto bassa se si considera che questo metallo è una materia prima ottima per le batterie: leggero, con il vantaggio di trasferire due elettroni per atomo, è considerato un’interessante alternativa al litio nel settore dei futuri accumulatori elettrochimici.
Impianti di desalinizzazione
Il magnesio è un metallo che non si trova in natura nella sua forma elementare ed è l’ottavo elemento più abbondante nella crosta terrestre (circa il 2%). Le salamoie rappresentano una preziosa fonte secondaria di magnesio, in particolare, quelle provenienti dagli impianti di dissalazione (soprattutto da quelli a osmosi inversa), in cui i valori di concentrazione del magnesio sono molto elevati (1860–2880 milligrammi per litro). Ad oggi il maggior produttore di magnesio è la Cina, che fornisce circa il 90% dell’offerta mondiale; seguita dalla Russia (6%), il Kazakistan (2%), Israele (2%) ed il Brasile (2%).