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Batterie ferro-aria: nel 2024 il prototipo di Form Energy per l’accumulo energetico su larga scala

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La batteria ferro-aria della startup statunitense Form Energy si pone l’obiettivo di sostituire il carbone da coke altamente inquinante per attivare un processo più sostenibile e accumulare energia. Ma di cosa si tratta nello specifico? Quando vedremo tale tecnologia nel mercato?

Immagazzinare elettricità green a intervalli più lunghi

Il fornitore di energia pulita Form Energy, con sede nel Massachusetts, ha ideato un’innovativa batteria ferro-aria per immagazzinare elettricità green a intervalli più lunghi, rispetto a quanto facciano le tradizionali pile al litio. Ma la vera scoperta consiste nel processo messo a punto dal team per abbassare ulteriormente le emissioni.

Già nel 2023, la società aveva annunciato la realizzazione di un impianto dedicato a queste nuove tecnologie da ben 760 milioni di dollari, con l’idea di offrire anche 750 nuovi posti di lavoro. L’obiettivo era poi avviarne la produzione proprio nel 2024. A che punto siamo allora?

La startup ci sta ancora lavorando, ma spera comunque di completare i lavori entro la fine dell’anno. La vera novità offerta dal dispositivo è la capacità di stoccare energia pulita attraverso il processo di ossidazione reversibile, con un elettrolita a base d’acqua.

Un approccio rivoluzionario

Parliamo non soltanto di un approccio rivoluzionario, ma anche di un cambiamento di paradigma per l’intero mercato delle batterie, considerando l’utilizzo di materiali comunemente considerati rifiuti.

L’idea infatti è quella di convertire la ruggine in ferro puro, per reimmettere poi il metallo in rete attuando il procedimento inverso. In questo modo, avviene una sorta di purificazione e si evita di estrarre dalla Terra grandi quantità di carbone da coke, altamente inquinante.

Le altre caratteristiche

Ma quali sono le altre caratteristiche della pila sviluppata dall’azienda americana?  La tecnologia impiega polveri di ossido di ferro per generare elettricità tramite una reazione chimica. Durante la scarica, il dispositivo respira ossigeno dall’aria; mentre in fase di carica, si mette in moto il processo opposto.

Ciò che colpisce è la possibilità di ottenere grandi risultati a livello di stoccaggio mantenendo sempre un impatto ambientale minimo, sfruttando tra l’altro dei materiali abbondanti ed ecologici e riducendo, al contempo, la dipendenza da quelli rari.

Cosa ci si aspetta

Form Energy sta ormai studiando la tecnologia da diversi anni, e sembrerebbe oggi essere arrivata al risultato desiderato, anche se le vere capacità e potenzialità andranno testate con il tempo.

Un’invenzione del genere però, è anche stata resa possibile dall’appoggio economico di grandi investitori, come Bill Gates e Jeff Bezos, e dall’interesse che tale scoperta ha suscitato nel territorio statunitense.

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