Toyota e Panasonic stanno lavorando insieme su come superare i limiti delle batterie tradizionali, puntando su quelle allo stato solido.
Batterie allo stato solido
Due importanti aziende giapponesi, Toyota e Panasonic, stanno lavorando insieme sullo sviluppo di batterie allo stato solido per EV.
Non c’è dubbio sul fatto che queste pile, rispetto a quelle al litio o ad altre più tradizionali, assicurino innumerevoli vantaggi.
Dal 20% al 50% in più di autonomia
In particolare, le loro celle sono in grado di garantire dal 20% al 50% in più di autonomia, soprattutto grazie alla loro maggiore densità energetica.
Poi, utilizzando materiali solidi come elettroliti, questi dispositivi sono anche meno pericolosi, e offrono una più alta capacità di immagazzinare elettricità pulita.
Le ragioni dunque che stanno dietro all’espansione di tale mercato sono moltissime, ed è per questo che diversi marchi, come Toyota, stanno studiando come poter sfruttare al meglio questi prodotti.
A cosa servirà la collaborazione
Ma a cosa servirà la collaborazione tra i due marchi giapponesi?
Toyota è ormai decisa nel voler puntare sulle batterie allo stato solido per le proprie auto, offrendo fino a 745 miglia con una singola carica, e una densità energetica superiore alla media.
Per poter continuare su questa strada però, l’azienda ha bisogno di Panasonic, al fine di avere oltre 1.000 brevetti correlati a queste tecnologie.
La partnership tra i due infatti, testimonia l’importante investimento e l’impegno di entrambe le società in questo settore, e in questo genere di pile apprezzate da tutti, ma non ancora così diffuse a livello globale.
Il ruolo decisivo di Panasonic
Bisogna ricordare che Panasonic riveste un ruolo decisivo nell’elettrificazione della mobilità, mettendo a disposizione le proprie innovazioni per il miglioramento delle batterie moderne e delle loro capacità produttive.
Le previsioni Toyota
Toyota invece, da tempo ha deciso di investire i propri sforzi su celle allo stato solido, e parliamo di oltre 5,5 miliardi di euro impiegati per la produzione di queste batterie in Giappone e Stati Uniti.
Stando alle loro previsioni, a partire dall’anno prossimo la casa automobilistica spera di arrivare a 40 GWh all’anno di energia pulita ottenuta da queste tecnologie. Ci riuscirà?