L’Europa sarà la prima a livello globale nello sviluppo della mobilità elettrica nei prossimi 15 anni.
L’Europa sarà la culla delle auto elettriche, con la quasi totalità del parco veicoli che andrà ad elettricità entro i prossimi 15 anni.
In Europa e Nord America sono stati fissati degli obiettivi di decarbonizzazione molto ambiziosi e i settori della mobilità e dei trasporti sono centrali in questo percorso di cambiamento epocale, con l’elettrificazione strumento principe per l’avvio della transizione ecologica dell’industria automotive.
A livello mondiale nel 2021 i veicoli elettrici hanno rappresentato il 20% della produzione totale mondiale, contro il 12% del 2020. La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto drammatico sul mercato auto, ma allo stesso tempo ha dato una spinta decisiva alla vendita di auto a batteria e ibride.
Secondo un Rapporto BCG, entro il 2025 le vendite mondiali di auto a batteria (BEV) dovrebbero salire al 20% del totale, di cui il 19% negli Stati Uniti, il 30% nell’Unione europea e il 29% in Cina.
Ma non sarà solamente un record puntuale, perché il trend è stimato in crescita negli anni successivi. Sempre secondo lo studio, le auto a batteria raggiungeranno una quota vendite del 39% sul totale a fine decennio e del 59% entro il 2035.
All’Europa la leadership dell’emobility globale?
Sul lungo periodo l’Unione europea potrebbe anche raggiungere il podio più alto, con le BEV al 60% delle vendite totali entro il 2030 e il 93% entro il 2035. Indietro la Cina, rispettivamente con il 52% e il 66%, mentre gli Stati Uniti si attesteranno attorno al 47% entro il 2030 e al 68% entro il 2035.
Un successo europeo frutto delle scelte prese in questi ultimi anni, soprattutto tra il 2020 ed il 2021, con il pacchetto “Fit for 55”, che mira a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030.
Pacchetto che include tra le altre cose lo stop delle vendite di nuove auto a diesel e benzina entro il 2035.
Il Consiglio europeo ha inoltre convenuto, nel voto di giugno, di aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030 al 55% per le autovetture e al 50% per i furgoni e ha convenuto di introdurre un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 al 100% entro il 2035 per le autovetture e i furgoni nuovi.
Questo significa che già entro il 2035 si venderanno solo nuove auto e nuovi veicoli a motore elettrico nel vecchio continente, a cui dovrà corrispondere una diffusa e capillare rete di stazioni di ricarica. Secondo il pacchetto, infatti, si attendono circa un milione di nuovi punti ricarica entro il 2025 e 3,5 milioni entro il 2030.
Elettrificazione troppo lenta nel resto del mondo
Ovviamente, si tratta di misure che certamente andranno a supportare l’elettrificazione della mobilità e dei trasporti in Europa, mentre nel resto del mondo la situazione rimane piuttosto variegata. Fuori da Unione europea e Nord America (e Cina), infatti, le auto a batterie non supereranno il 20%, contro un 46% di mercato che sarà ancora rappresentato da auto a benzina e diesel entro il 2025.
In India la quota di veicoli elettrici rimarrà inferiore al 15% entro il 2030.
Secondo gli esperti, per favorire la crescita del mercato delle auto elettriche a batteria e alla spina (PHEV), bisogna superare il solo mercato dei privati e coinvolgere anche le aziende, gli enti pubblici e locali e le società di noleggio.