Il Bel Paese si adegua progressivamente agli standard di efficienza energetica richiesti dall’Ue. Secondo il Rapporto sull’efficienza energetica degli edifici, documento realizzato grazie allo sforzo congiunto di ENEA e CTI, il quadro d’insieme del patrimonio immobiliare italiano, privato e pubblico, è positivo, con un incremento tangibile degli immobili in classe energetica A e B.
Diminuiscono gli edifici in classe energetica F e G
Diminuisce il numero degli immobili in classe energetica F e G, mentre si registra un incremento degli edifici che rispondono agli standard di efficienza energetica richiesti dall’UE. L’ultimo rapporto Enea sulla certificazione energetica degli edifici parla chiaro. Sulla base di circa 1,3 milioni di attestati di prestazione energetica (APE) registrati nel SIAPE, ed emessi nel 2022 da 17 Regioni e 2 Province Autonome, il documento redatto dall’Agenzia, in collaborazione con il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI), evidenzia un miglioramento netto delle prestazioni energetiche in ambito edilizio.
Più alta concentrazione in Lombardia
Le classi più performanti A-B, secondo i dati riportati, sono aumentate del 3,7%, con una grossa concentrazione in Lombardia (20,5%). Subito dopo si posizionano il Lazio (9,6%) e il Veneto (8,4%). L’incremento è dovuto soprattutto alle riqualificazioni energetiche e alle ristrutturazioni profonde, che rappresentano rispettivamente il 5,7% e il 4,1% degli APE emessi nel 2022 (+1,5% per entrambe rispetto al 2021).
Nuovi strumenti di certificazione
Al fine di individuare le aree con maggiore necessità d’intervento, anche in base alle diverse realtà territoriali, la digitalizzazione si è rivelata fondamentale. Gli sportelli unici digitalizzati hanno, infatti, consentito ai cittadini di accedere a un set più completo di informazioni.