Si tratta del primo catamarano explorer venduto a livello globale.
Archipelago 40
Archipelago Expedition Yachts è un brand britannico specializzato nello sviluppo di imbarcazioni di ultima generazione e navi sportive.
Adesso, l’azienda è riuscita a vendere il primo catamarano explorer, o da esplorazione, a livello globale, dalle dimensioni più fruibili e progettato in collaborazione con Chartwell Marine, consulente ingegneristico inglese con sede ad Hamble-le-Rice.
Le linee di questo nuovo modello, chiamato Archipelago 40, sono studiate proprio per garantire la massima tenuta al mare, e riducono anche quegli attriti e quelle turbolenze che inficiano spesso sul comfort a bordo delle navi.
Ridotto impatto ambientale
La più importante caratteristica del progetto però, è il ridotto impatto ambientale che ne deriva grazie all’utilizzo di un motore ibrido diesel-elettrico, e all’uso di pannelli fotovoltaici da 6kW.
Inoltre, la motorizzazione del mezzo è assistita da un serbatoio carburante da 1.500 litri, che garantisce un’autonomia massima di 2.000 miglia nautiche per poter navigare in serenità preservando sempre la sostenibilità ambientale.
Il brand non ha rilevato il nome dell’acquirente, ma Stephen Weatherley, fondatore e Amministratore Delegato del gruppo, ha spiegato che il catamarano sarà impiegato per “intraprendere un’avventura entusiasmante in giro per il mondo”.
Le peculiarità dei catamarani explorer
Ma quali sono le altre peculiarità dei catamarani explorer? Vengono ideati per l’esplorazione di aree marine remote e difficili da raggiungere, e progettati per resistere alle condizioni più avverse.
Inoltre, questa tipologia di nave ha un design particolare ed è a lungo raggio, con due scafi paralleli al posto di uno per una maggiore stabilità e la possibilità di compiere lunghi viaggi.
In Italia
In Italia esiste qualche prototipo simile, come il Sea Cat del costruttore navale Rossinavi dotato di diversi pannelli solari e da un pacco batterie abbastanza capiente per poter completare un viaggio di 1 giorno.
Quando si tratta però di spostamenti più duraturi, l’imbarcazione non riesce ad assicurare il 100% di modalità full electric, ma comunque garantisce una riduzione delle emissioni di circa 40 tonnellate rispetto a quelle di uno yacht tradizionale delle stesse dimensioni.
