ENEA, partendo dal caso pilota del parco archeologico dell’Appia Antica a Roma, sta analizzando diverse tipologie di intervento per la riqualificazione energetica degli immobili “vincolati” appartenenti al patrimonio storico artistico nazionale. L’attività è condotta dal Dipartimento per l’Efficienza energetica, nell’ambito dell’accordo di programma con il MASE per l’attuazione del Piano triennale di Ricerca di Sistema Elettrico 2022-2024.
Riqualificazione energetica degli edifici storici
Riqualificare gli edifici storici dal punto di vista energetico può e deve essere considerata una priorità per un Paese come l’Italia, in cui gli immobili “vincolati”, rientranti cioè nel patrimonio storico artistico, sono in numero considerevole. È proprio questo l’oggetto dell’ultima indagine ENEA, i cui ricercatori stanno analizzando diversi scenari d’intervento per applicare metodologie adatte all’efficientamento energetico di tutti gli edifici, coerentemente con la decarbonizzazione del patrimonio edilizio richiesta dall’Unione europea.
Attuazione del Piano Triennale di Ricerca del sistema elettrico
In particolare, l’Agenzia fa sapere di aver considerato come casi pilota gli edifici nel parco archeologico dell’Appia Antica, a Roma. Si tratta di uno studio multidisciplinare, con un approccio integrato applicato a quattro complessi di edifici: Capo di Bove, Santa Maria Nova, villa dei Quintili e villa di Sette Bassi, che ricadono nel contesto più ampio del parco stesso, ciascuno con le proprie peculiarità. L’attività è condotta dal Dipartimento per l’Efficienza energetica, nell’ambito dell’accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’attuazione del Piano triennale di Ricerca di Sistema Elettrico 2022-2024.
Strategie di rinnovamento da fonti rinnovabili
Gli edifici storici analizzati, ad oggi sono adibiti a varie destinazioni d’uso (uffici, sedi museali, spazi di accoglienza e di servizio). Questo permette ai ricercatori di estendere l’analisi a una casistica ampia, estendibile a tutto il panorama nazionale. Consumi futuri e prestazione energetica vengono calcolati mediante tecniche di indagine non invasive, come termografie, analisi degli impianti e delle bollette. Inoltre, l’appartenenza a un contesto vincolato più esteso, come il parco archeologico, offre un’opportunità unica per valutare diverse strategie di intervento e considerare l’ipotesi di installare sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, a servizio sia del singolo edificio, sia del sito di appartenenza.