Energy ha ottenuto il permesso per la realizzazione della prima fabbrica del Paese che ospiterà la fase 2 del progetto, ovvero l’ampliamento della produzione di batterie per sistemi di accumulo di energia da fonti green.
La fase 2 del progetto: + batterie per sistemi di accumulo di energia dalle rinnovabili
Era fine maggio quando è stata annunciata la costruzione della prima Gigafactory italiana nata dalla joint venture tra l’azienda Energy, leader nell’offerta di sistemi integrati di accumulo, e la società cinese Pylon Technologies Europe Holding, di diritto olandese e quotata alla borsa di Shanghai con una capitalizzazione di circa 41 miliardi di Yuan.
Adesso però, Energy ha ricevuto dalle istituzioni di competenza il permesso per la realizzazione della prima fabbrica italiana che ospiterà la fase 2 del progetto, che prevede l’ampliamento della produzione di batterie per sistemi di accumulo di energia dalle rinnovabili.
Le due realtà hanno iniziato a collaborare insieme dieci anni fa, entrambe con l’idea di diventare leader del settore e, in particolare, delle batterie a ciclo stazionario, che mitigano l’impatto ambientale e possono decarbonizzare l’intero processo produttivo.
Le batterie LFP (litio-ferro-fosfato)
Nel dettaglio, l’ambizione sarà ora quella di ottenere batterie LFP, ovvero costituite da litio, ferro e fosfato, e dunque prive di cobalto e necessarie allo stoccaggio di elettricità generata da fonti alternative, in particolare pannelli solari.
La differenza tra le due fasi
La prima e la seconda fase del progetto sono ben diverse tra di loro. La 2 è rivolta soprattutto al mercato europeo e prevede di aumentare di 10 volte, entro il 2025, le linee produttive che si stanno già mettendo in piedi nella fase 1, e che prevedono una potenza produttiva di 600-800 batterie al giorno, pari a 3-4 MWh di capacità di accumulo.
La Gigafactory sorgerà a fianco dell’attuale sede operativa di Energy, a Sant’Angelo di Piove di Sacco in provincia di Padova, e renderà l’azienda italiana l’unica del Paese in grado di realizzare internamente sia il sistema di accumulo energetico, sia le batterie di stoccaggio.
L’immobile sarà inoltre alimentato da energia pulita prodotta da pensiline fotovoltaiche, poste nei parcheggi a tetto, e le pile ottenute saranno esclusive, in quanto caratterizzate dai più alti standard a livello di prestazione e di sicurezza, portando innumerevoli benefici come risparmi sulle bollette o riduzione delle emissioni di gas serra e CO2.