CarbonScape, una startup neozelandese ha trovato il modo di produrre grafite direttamente dagli scarti della silvicoltura. Il progetto è stato supportato da numerose aziende, per un ammontare di 18 milioni di dollari.
Il metodo innovativo di una startup neozelandese
È neozelandese la nuova startup che, grazie a 18 milioni di dollari di finanziamenti, potrebbe commercializzare grafite ricavata dal legno, in Europa e negli Stati Uniti. Si tratta di un’innovazione importante nel mondo dei sistemi di accumulo, che introduce un metodo produttivo a bassissimo impatto ambientale.
Ottenere grafite dai trucioli di legno
CarbonScape ha scoperto il modo di ottenere quella che definisce “biografite” partendo da trucioli di legno e segatura, ovvero scarti del settore della silvicoltura. Il progetto è stato supportato da numerose aziende, tra cui Stora Enso, leader nel settore dell’economia circolare, e Amperex Technology, produttore di batterie a Hong Kong.
La biografite
Il nuovo materiale, a detta dell’azienda che lo produce, presenta diversi vantaggi. Innanzitutto la purezza elevata (99,95%) e, dunque, la maggiore e più rapida capacità di carica. Non da meno, il basso impatto ambientale. A differenza della grafite sintetica o estratta (un minerale costituito prevalentemente da carbonio), la biografite consente, infatti, di risparmiare fino a 30 tonnellate di emissioni di CO2 per tonnellata di materiale. Questo significa che anche l’impronta carbonica delle batterie, composte per circa il 30% da grafite, sarà notevolmente ridotta. CarbonScape valuta la riduzione delle emissioni del settore delle batterie per veicoli elettrici per oltre 86 milioni di tonnellate di CO2 all’anno entro il 2030.