La riqualificazione urbana, l’efficienza energetica, nonchè le strategie di cambiamento attuate nella Capitale, sono state il filo conduttore dell’evento “Roma e la sua Rigenerazione: politiche urbanistiche per una città più attrattiva, sostenibile e inclusiva”, organizzato dall’Assessorato all’Urbanistica nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica.
Una ripartenza economica e sociale più sostenibile
Far ripartire progetti in cantiere, rendendo la città più sostenibile ed efficiente anche dal punto di vista energetico. È uno dei concetti chiave emersi nel corso del Convegno “Roma e la sua Rigenerazione: politiche urbanistiche per una città più attrattiva, sostenibile e inclusiva“, organizzato dall’Assessorato all’Urbanistica della Capitale. Ma in che modo Roma si rigenera? In primo luogo usando i fondi del PNRR e i finanziamenti pubblici complementari per risanare le disuguaglianze sociali, dotando di infrastrutture e servizi quartieri che ne sono sprovvisti. Le parole del sindaco Roberto Gualtieri e dell’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia risuonano all’unisono nella grande sala dell’Auditorium parco della Musica: gli investimenti pubblici devono essere abilitanti, ossia creare le condizioni essenziali anche per far ripartire gli investimenti privati.
Necessari 100 miliardi
Sono circa 100 i miliardi necessari alle politiche urbanistiche legate alla riqualificazione di Roma, secondo cuore economico del Bel Paese. “L’Amministrazione è già al lavoro per rimettere in moto uffici, riaprire il dialogo con gli operatori, rendere più omogenee le interpretazioni tra Dipartimenti e Municipi – ha spiegato Veloccia. Tra i filoni di lavoro più importanti seguiti dalla nuova Giunta c’è quello delle regole e della pianificazione. Nella lista va, infatti, annoverata la delibera sull’aggiornamento della Carta della qualità, uno strumento prezioso per la gestione generale del Piano Regolatore della Capitale, che non veniva modificata da 15 anni. “Abbiamo eliminato centinaia di immobili obsoleti, degradati, inservibili, per metterli in campo in una forma di rigenerazione e riqualificazione che mancava in città” dichiara l’Assessore, che si propone di concludere l’iter relativo alle norme attuative del Piano Regolatore entro l’estate.
15 impianti solari al servizio delle Comunità Energetiche
L’approvazione del Piano Clima rientra sicuramente tra gli impegni dell’Amministrazione capitolina volti a favorire la transizione energetica e fermare i cambiamenti climatici. Più nel concreto, i rappresentanti fanno sapere che saranno installati 15 impianti solari al servizio di nuove Comunità energetiche rinnovabili, una per ogni Municipio della città.
Gli altri progetti in campo
È indubbio che la transizione energetica, ecologica e sociale, romana, richiederà ancora diversi anni per essere portata a compimento, ma le premesse sono buone.
I progetti di due anni e mezzo fa, che valgono 280 milioni di euro, per le periferie, oggi sono cantieri. “Abbiamo interpretato il Next Generation Eu – ha spiegato ancora Veloccia – come un piano di investimenti che possa parlare davvero alle generazioni del futuro. Tantissimi gli interventi in campo, ognuno supera investimenti da 100, 200 e 300 milioni di euro“.
Oltre ai grandi progetti di rigenerazione urbana e sociale finanziati dal PNRR, riguardanti la riqualificazione dei quartieri di Tor Bella Monaca, Corviale, Porto Fluviale e Santa Maria della Pietà, c’è la prossima rigenerazione dell’area dell’ex Fiera di Roma, e i cantieri per le piazze del Giubileo e i nuovi poli della cultura. Nella seconda parte del 2024, poi, inizieranno i lavori per due tra gli interventi previsti nel piano della Città dei 15 minuti: quello nel quartiere Gregna-Sant’Andrea e quello a Ottavia-Palmarola.