Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il nuovo Regolamento relativo alla spedizione dei rifiuti. Entrerà in vigore dal 20 maggio 2024 e fisserà le misure volte a proteggere l’ambiente e a incentivare un tipo di economia circolare.
LEGGILO QUI.
Il nuovo Regolamento europeo
Il nuovo Regolamento europeo relativo alla spedizione dei rifiuti è stato pubblicato di recente nella Gazzetta Ufficiale dell’UE e consta di ben 86 articoli e 13 allegati. L’obiettivo? Stabilire delle misure efficienti per proteggere l’ambiente e contribuire alla neutralità climatica.
Il provvedimento contiene però una deroga su quei materiali esplicitamente destinati alle analisi di laboratorio, ma solo se il quantitativo non supera i 250 kg. In questo caso, la spedizione dovrà rispettare gli obblighi generali di informazione. Ma che tipo di inquinamento deriva da tale settore?
Le spedizioni dei rifiuti
In generale, le spedizioni dei rifiuti possono avere un impatto davvero significativo sull’ambiente in termini di emissioni, e questo sia durante il trasporto che nel processo di smaltimento finale.
L’inquinamento deriva dagli stessi veicoli utilizzati che danneggiano non solo l’aria circostante ma anche il terreno stesso.
Le perdite di liquidi o di rifiuti
Altro aspetto da tenere in considerazione riguarda le perdite di liquidi o di rifiuti durante il viaggio, in grado di contaminare le acque superficiali o sotterranee rappresentando un grande pericolo per gli ecosistemi.
Come si evince dunque, parliamo di un processo che va controllato nel modo adeguato se si vuole andare verso un tipo di economia davvero circolare, che includa la buona pratica del riciclo e la stessa riduzione dei rifiuti alla fonte.
Controllare il processo dall’origine
Con questo attuale Regolamento, applicato alle spedizioni di rifiuti tra Stati membri, ma anche al trasporto di merci importate nell’UE o esportate da qui, verranno dunque stabilite delle procedure ben precise, al fine di controllare il processo dall’origine, fino alla destinazione finale.
Il testo entrerà in vigore il 20 maggio 2024 e si applicherà a decorrere dal 21 maggio 2026, salvo alcune disposizioni. Grande attenzione verrà riservata al tipo di rifiuto da trasportare e soprattutto al tipo di itinerario da seguire.
Chi resta fuori dal provvedimento
C’è poi chi resta fuori dal provvedimento, e parliamo delle acque reflue, di quei residui prodotti dalla normale attività delle navi e piattaforme offshore, dei sottoprodotti di origine animale e delle sostanze destinate a essere utilizzate come materie prime.
Le regole poi vietano la spedizione di merci destinate allo smaltimento all’interno dell’UE, tranne se permessi e autorizzati. Le ambizioni sull’efficienza di tali misure sono tante, con la speranza che possano davvero dare una spinta in più alla promozione e al passaggio verso un tipo di economia più green.