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Economia circolare, con“Cambia il finale” nuova vita a migliaia di oggetti

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Il progetto promosso dal Gruppo Hera in collaborazione con Last Minute Market dell’Università di Bologna, favorisce un circuito del riuso solidale, e ha permesso di raccogliere nel 2023 oltre mille tonnellate di beni in buono stato, per lo più ingombranti, delle quali quasi 775 tonnellate sono state avviate al riuso.

Evitate quasi 4 mila tonnellate di Co2


L’estate si rivela il momento in cui i cittadini impiegano il tempo libero, complici le ferie, per svuotare
garage e cantine. Ecco che subentra la necessità di liberarsi di oggetti, spesso ingombranti, ancora in
buono stato ma non più utilizzati. Non si tratta di rifiuti, ma di beni che possono trovare una nuova vita
come biciclette, mobili, elettrodomestici, giocattoli e vestiti.


“Cambia il finale”, il progetto promosso dal Gruppo Hera in collaborazione con Last Minute Market (società spin off dell’Università di Bologna che si occupa di lotta agli sprechi) permette di donare a enti del terzo settore beni riutilizzabili.


I comuni in cui è attiva l’iniziativa sono quasi un centinaio in tutta la Regione Emilia Romagna: nel 2023
sono stati raccolti dalle 16 Onlus aderenti a “Cambia il finale” oltre 485 mila oggetti, per circa
1.070 tonnellate, di cui quasi 775 tonnellate (il 73%) avviate al riuso. Sono stati inoltre effettuati
quasi 6.300 ritiri a domicilio mentre sono stati oltre 5.200 i conferimenti da parte dei cittadini nelle sedi
degli enti.


Come funziona “Cambia il finale”


Avviata una decina di anni fa grazie a un accordo tra Hera e Atersir, l’iniziativa prevede la possibilità, di richiedere il ritiro a domicilio di beni più o meno ingombranti: a questo punto l’operatore chiede al cittadino informazioni sullo stato degli oggetti e, se sono ancora in buone condizioni, fornisce al cliente i riferimenti per contattare le Onlus del territorio che partecipano a “Cambia il finale”. I beni possono essere prelevati da una delle Onlus convenzionate, proprio come farebbe Hera, o portati direttamente nelle sedi delle associazioni. Queste ultime donano gli oggetti, se necessario anche dopo averli riparati, a persone in difficoltà o li mettono in vendita nei mercatini no profit, utilizzando il ricavato per sostenere i loro progetti.


Nel caso in cui il materiale da ritirare non sia più riutilizzabile, il Servizio Clienti di Hera fornisce indicazioni per la consegna alla stazione ecologica più vicina; oppure, nei comuni dove è attivo il servizio di ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti, fissa un appuntamento con il cliente. In questo caso, una vota ritirati, gli oggetti vengono inviati a corretto smaltimento.


Un’iniziativa solidale che fa bene all’ambiente: evitate quasi 4 mila tonnellate di Co2


Il progetto “Cambia il finale” alimenta un percorso solidale, in linea con i principi di economia circolare e
responsabilità sociale perseguiti da Hera e, allo stesso tempo, porta benefici all’ambiente poiché,
favorendo il riuso e allungando la vita agli oggetti, previene sia la produzione di rifiuti sia il fenomeno
dell’abbandono degli ingombranti su suolo pubblico. A livello regionale, grazie al riutilizzo dei beni
donati attraverso “Cambia il finale” è stata evitata la produzione di quasi 4 mila tonnellate di Co2
equivalente, che sarebbero state emesse per la produzione dei nuovi oggetti e che corrispondono alla
quantità di anidride carbonica emessa per effettuare 33.800 viaggi in auto da Milano a Napoli.

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