Roma, 21/02/2025 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Consumo energetico, quanto incide la moda?

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In occasione della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, ENEA ha lanciato il Fashion SprecoTest, uno strumento per valutare l’impatto energetico delle proprie scelte in fatto di abbigliamento. Il test permette di comprendere se il proprio profilo di consumatore corrisponda a quello di un Green Shopper, attento alla sostenibilità, o di un Energy Waster, incline allo spreco.

Moda e spreco energetico

Quanta energia consumiamo con il nostro guardaroba? Siamo consumatori responsabili o spreconi energetici? Il Fashion SprecoTest di ENEA, lanciato in occasione della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili M’illumino di Meno, aiuta a misurare il nostro impatto e a migliorare le abitudini di consumo nel settore della moda.

La fast fashion non è solo un problema ambientale, ma anche energetico: ogni capo ha un costo nascosto, dalla produzione ai lavaggi,” spiega Antonio Disi di ENEA. Il settore della moda consuma oltre il 10% dell’energia industriale globale, contribuendo significativamente alle emissioni di gas serra.

Il Fashion SprecoTest di ENEA

ENEA si impegna nella riduzione dello spreco energetico nella moda, supportando aziende e sensibilizzando i consumatori. “Unire stile e responsabilità ambientale è una sfida cruciale per il futuro” afferma Disi. Da quanti vestiti hai, a quanti capi di abbigliamento compri in un mese, a cosa fai con gli indumenti che non usi più. Attraverso un breve questionario, il Fashion SprecoTest permette di scoprire se siamo Green Shopper o Energy Waster e offre consigli pratici per un guardaroba più sostenibile: preferire capi di qualità, ridurre lavaggi e temperature, riparare anziché gettare e adottare la moda circolare.

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