“Non si tratta di una scelta netta tra sostenibilità e competitività” ha dichiarato il Presidente di ARERA, Stefano Besseghini, commentando le proposte italiane al Consiglio Europeo ai microfoni di Energia Italia News, durante la Convention nazionale di A.R.T.E.
Presidente Besseghini, un commento a caldo sul Decreto Bollette e sulle proposte italiane al Consiglio Europeo in ambito energetico.
“Sul Decreto Bollette direi che siamo in fase di implementazione di uno strumento che certamente manda un segnale importante ai consumatori domestici e industriali. Inoltre, si cerca di mettere a fuoco alcuni elementi rilevanti, come la classificazione dei soggetti industriali. Questo aspetto è cruciale per gestire eventuali interventi futuri in maniera più efficace.
Per quanto riguarda le proposte italiane al Consiglio Europeo, si tratta di un dibattito in corso. Sono proposte che colgono le criticità attuali e puntano a trovare soluzioni concrete, sfruttando le opportunità offerte dai regolamenti esistenti. La situazione è complessa e articolata, quindi è essenziale individuare spazi di manovra realmente utilizzabili.”
Sembra quasi che si voglia sacrificare la transizione energetica in nome della competitività. Quale può essere il ruolo delle rinnovabili in questo contesto?
“Non credo che si voglia sacrificare la transizione energetica; anzi, il termine ‘sacrificare’ è troppo forte. Piuttosto, è necessario considerare correttamente la competitività come uno dei parametri da bilanciare. Le rinnovabili non hanno più bisogno di dimostrare il loro potenziale: ne conosciamo pregi e limiti, come per tutte le tecnologie.
Oggi ci troviamo di fronte a un sistema energetico, e in particolare elettrico, molto più maturo rispetto a dieci anni fa. I meccanismi di incentivazione sono più chiari e gli impatti sono meglio identificabili. Non vedo quindi una scelta on/off tra sostenibilità e competitività, ma piuttosto la necessità di valorizzare correttamente la sostenibilità all’interno di un settore strategico come quello energetico.”