L’audizione di conferma del vicepresidente esecutivo designato per la Coesione e le riforme, Raffaele Fitto, nell’aula della commissione Affari regionali (Regi) del Parlamento europeo. Tra i punti chiave del suo discorso introduttivo e nelle sue risposte alle domande dell’aula le future politiche ambientali, energetiche e climatiche. Il voto finale rinviato “a data da destinarsi”.
Green Deal, “la rigidità non ci porterà da nessuna parte, serve flessibilità” secondo Raffaele Fitto
Raffaele Fitto affronta oggi l’esame alla commissione Regi del Parlamento europeo per il posto da vicepresidente esecutivo designato per la Coesione e le riforme. Un’audizione non semplice che vede la conferma in bilico soprattutto per il voto contrario di verdi, riformisti e liberai, con i socialisti spaccati in due sulla conferma o meno di Fitto in questo ruolo.
Sia nel suo discorso introduttivo, sia nelle domande e risposte dirette in aula, Fitto ha affrontato il tema del Green Deal. Un tema delicato, che ha visto già un suo ridimensionamento in questi anni post pandemici e di crisi energetica.
In particolare una sua forte riforma si potrebbe avere con la nuova Commissione von der Leyen 2, di cui dovrebbe far parte anche Fitto.
“Noi andati incontro a una grave crisi energetica con l’invasione dell’Ucraina. La Commissione europea ha prontamente messo in campo un provvedimento importante come il RepowerEu. È stato un elemento di integrazione. Non dobbiamo avere una rigidità degli approcci, dobbiamo essere in grado di capire l’evoluzione complessiva. Gli obiettivi finali sono sicuramente degli obiettivi da garantire, per i quali io non ho alcuna difficoltà a confermare la mia posizione“, ha dichiarato Fitto.
“Ma è evidente che nel corso della realizzazione ci possono essere situazioni per le quali magari adeguare a scenari nuovi, perché la rigidità non ci porta da nessuna parte. Tutta la discussione che stiamo facendo fino a oggi è proprio collegata al tema della flessibilità, perché questo è un tema centrale. Quindi io condivido le linee guida della presidente e prendo l’impegno a realizzarle senza alcun tipo di difficoltà e dico però che anche in quelle linee guida che nel suo discorso sono delle aperture a delle esigenze di cui noi abbiamo bisogno. Su quelle ci confronteremo in modo assolutamente positivo e propositivo“, ha sottolineato Fitto.
Fitto: “Politiche di coesione ci aiuteranno a raggiungere obiettivi climatici concordati in Ue”
“Il modo migliore per andare avanti è avere un dialogo aperto e costruttivo nonostante opzioni politiche diverse: le nostre diverse storie sono la nostra forza. L’Europa è casa nostra: abbiamo la responsabilità comune di lavorare a favore del benessere dei nostri cittadini“, ha aggiunto.
“La politica di coesione dell’Unione europea serve per raggiungere i nostri obiettivi climatici concordati“, ha detto Fitto, aggiungendo che “la politica di coesione va semplificata, deve essere più flessibile e trasparente: corrisponde a un terzo del bilancio pluriennale e deve essere finanziata in modo adeguato“.
“Abbiamo bisogno di una politica di coesione basata su tre punti: riallacciare il rapporto con le autonomie locali con scelte che guardino i singoli territori. Poi avere una governance multilivello e il partenariato. Infine la politica di coesione deve rispondere alle nuove sfide come quella climatica, digitale e demografica“, ha precisato Fitto.
Sull’impatto dell’estremizzazione del clima e degli eventi meteo, il candidato italiano alla vicepresidenza esecutiva della Commissione europea ha spiegato che “Per quel che riguarda il Pnrr se sarò confermato vicepresidente esecutivo lavorerò assieme al Commissario per l’economia per consentire agli stati membri di realizzare le riforme e gli investimenti previsti entro il 2026. La politica di coesione che copre un terzo del bilancio dell’Ue deve avere la capacità di dare risposte alle grandi domande come la crisi demografica e le catastrofi climatiche“.
Voto finale slitta a data da destinarsi
Secondo fonti parlamentari, all’interno della cosiddetta ‘maggioranza Ursula’ si sarebbe vicini a un accordo secondo il quale in questa ultima giornata di audizioni – tra le quali quella di Raffaele Fitto – i giudizi delle Commissioni verrebbero unificati ed espressi solo alla fine, non come è accaduto nei giorni scorsi, subito dopo ogni singola audizione.
Ma i coordinatori della commissione Affari Regionali dell’Eurocamera hanno alla fine optato per un rinvio a “data da destinarsi“ per la valutazione dell’audizione di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione Ue, hanno spiegato all’Ansa fonti parlamentari.
Stessa sorte per la valutazione relativa alla candidata a Alto Rappresentante Ue, Kaja Kallas.
La decisione è da considerarsi in linea con l’intesa raggiunta appunto all’interno della maggioranza Ursula per il congelamento del voto su tutti e sei i vicepresidenti esecutivi in pectore.