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Clean Tech, la Cina domina. Ma da cosa deriva il vantaggio?

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In quanto a clean tech, la Cina rappresenta in media il 65% della capacità produttiva globale. Per alcune componenti, come i wafer fotovoltaici solari, questa percentuale arriva fino al 96%. Secondo l’IEA il vantaggio cinese sulla produzione di tecnologie pulite, oggi indispensabili al mercato delle rinnovabili, deriva da una combinazione di fattori. 

L’espansione del mercato delle fonti rinnovabili

La lotta al cambiamento climatico, il processo di decarbonizzazione e, dunque, l’espansione del mercato delle fonti rinnovabili, richiedono una spinta nella produzione di tutte quelle componenti tecnologiche funzionali alla realizzazione dei nuovi impianti. I dati forniti dalle autorità internazionali del settore energetico, in particolare quelli contenuti nel rapporto 2023 Energy Technology Perspectives dell‘IEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia, suggeriscono tutti che, oggi, la clean tech sia una prerogativa cinese.

Dove viene prodotta la clean tech?

Quando si parla di clean technology, ossia la tecnologia funzionale agli impianti rinnovabili, le componenti e le strumentazioni necessarie alla produzione di energia pulita, non si può quindi, non menzionare la Cina. Il colosso asiatico, infatti, domina il settore ormai da diversi anni e, insieme al resto della Regione Asia-Pacifico, rappresenta circa il 75% della capacità produttiva globale. 

Le 7 categorie della tecnologia pulita

Nel rapporto Energy Technology Perspectives 2023 dell’IEA, vengono individuate 7 categorie di clean tech prodotte in serie, mentre la capacità di produzione globale viene suddivisa per regione ( Europa, Asia, Nord America, etc). Nella lista delle componenti tecnologiche figurano: eolico onshore e offshore, sistemi solari fotovoltaici (PV), veicoli elettrici (EV), camion a celle a combustibile, pompe di calore ed elettrolizzatori.

Lo stato della capacità produttiva globale

La capacità produttiva, in termini generici, si riferisce alla quantità massima di beni che un impianto può produrre entro un periodo specifico. I fattori che la influenzano sono:

  • la dimensione dell’impianto di produzione
  • il numero di macchine o di linee di produzione disponibili
  • il livello di abilità della forza lavoro
  • la disponibilità delle materie prime

Secondo i dati riportati dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, la capacità di produzione globale di tecnologie per l’energia pulita, periodicamente, può superare le esigenze di produzione a breve termine. Ciò, al momento, accade di frequente con le batterie dei veicoli elettrici, i camion a celle a combustibile e gli elettrolizzatori. Ad esempio, mentre nel 2021 a livello globale sono stati venduti solo 900 camion a celle a combustibile, la capacità aggregata dichiarata dai produttori era di 14.000 camion.

Se la domanda di mercato si adeguerà ai nuovi scenari net zero prospettati al 2050, nei prossimi decenni si registrerà inevitabilmente un aumento significativo della capacità produttiva. Un cambiamento consistente che richiederà sempre più investimenti in nuove strumentazioni e tecnologie, l’ottimizzazione dei sistemi di produzione, l’accesso alle materie prime, nonché lo sviluppo di maggiore forza lavoro nel settore dell’energia pulita.

Da cosa deriva il vantaggio Cinese?

In quanto a clean tech, la Cina rappresenta in media il 65% della capacità produttiva globale. Per alcune componenti, come i wafer fotovoltaici solari, questa percentuale arriva fino al 96%.

Riportiamo di seguito una ripartizione della capacità produttiva cinese per tecnologia “rinnovabile” aggiornata al 2021:

  • Eolico (in mare aperto) 70%
  • Eolico (onshore) 59%
  • Sistemi solari fotovoltaici 85%
  • Veicoli Elettrici 71%
  • Camion a celle a combustibile 47%
  • Pompe di calore 39%
  • Elettrolizzatori 41%

Ma qual è il segreto del colosso asiatico? Cos’è che offre alla Cina questo enorme vantaggio nel settore della tecnologia dell’energia pulita? Secondo il rapporto IEA, la risposta risiede in una combinazione di fattori:

  • bassi costi di produzione
  • predominio nella lavorazione dei metalli, in particolare il cobalto, il litio e i metalli delle terre rare.
  • sostegno politico e investimenti sostenuti

La combinazione di questi fattori ha permesso alla Cina di conquistare una quota significativa del mercato globale delle tecnologie pulite, riducendo al contempo il costo dell’energia pulita in tutto il mondo.

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